Juve, sono Vlahovic e Pogba gli «acquisti» invernali A giugno sarà rivoluzione
Nel frattempo Danilo è ormai pronto a rinnovare fino al 2026
mercato invernale è definito di riparazione. Questa Juve, qualche crepa qua e là ha dimostrato di averla. Ma alla fine per riparare ciò che non va ha deciso di attingere solo dall’infermeria. Era questa la linea imbastita fin dalla sosta per il Mondiale, è stata rispettata nonostante i tanti, troppi punti interrogativi. Anche perché, sempre l’infermeria, ha le porte girevoli: se c’è chi ha finalmente preso la via d’uscita, c’è anche chi è appena entrato e lì ci starà per un po’ come Arek Milik.
Il colpo in casa Juve sperano di averlo fatto in uscita, nella speranza che il Leeds decida di esercitare il diritto di riscatto per Weston Mckennie: operazione completata negli ultimi giorni di mercato, alla Juve subito 1,2 milioni più 0,25 di bonus, altri 34,5 milioni più 4,5 di bonus arriverebbero in caso di riscatto. È l’americano in sostanza a compensare, virtualmente, l’eliminazione anticipata dalla Champions. Allargando però quel tesoretto potenziale che potrebbe anche essere tutto da rifare in estate, guardando solo ai grandi prestiti in Premier ci sono quasi 150 milioni in bilico: Mckennie lascia tranquilla la Juve con la recente intesa; Dejan Kulusevski può portare 35 milioni ma senza Champions e il 50% di presenze resterebbe solo il diritto di riscatto e non l’obbligo dall’accordo con il Tottenham; di fatto già con il biglietto di ritorno in mano invece Denis Zakaria (28 milioni più 5 di bonus dovrebbe pagare il Chelsea per esercitare il diritto di riscatto) e Arthur (sono 37,5 i milioni che il Liverpool difficilmente verserà alla Juve per trattenere il brasiliano).
Via Mckennie dunque, dentro nessuno. Questo il vero bilancio del mercato di gennaio della Juve, che pure ha provato in extremis a portare un esterno in più alla corte di Max Allegri: mai decollata l’ipotesi di scambio con la Roma tra Mattia De Sciglio e
Rick Karsdorp, ieri Giovanni Manna ha trascorso ore in compagnia dell’agente di Andrea Cambiaso (Giovanni Bia) per convincere il Bologna a interrompere il prestito con cinque mesi d’anticipo, senza successo.
Così i colpi sono quelli ripescati dall’infermeria. Già rientrato Federico Chiesa nonostante l’assenza col Monza, pure Angel Di Maria è sempre stato presente nell’ultimo periodo. Contro il Monza è rientrato anche Dusan Vlahovic, a cui si dovrà aggrappare tutto l’attacco bianconero dopo l’infortunio di Milik. E dalla sfida di Coppa Italia con la Lazio in poi, anche Paul Pogba potrà rivedere il terreno di gioco a distanza di nove mesi
Dusan Vlahovic (foto grande) è nato a Belgrado il 28 gennaio 2000 Qui sopra, Massimiliano Allegri, 55enne tecnico della Juventus
e venti giorni dall’ultima volta con la maglia del Manchester United. Il buco sulla destra? La soluzione è la stessa di sempre, ci dovrà pensare Juan Cuadrado a fare gli straordinari fino alla scadenza del contratto. Per curare la difesa, il ritorno di capitan Leonardo Bonucci potrà aiutare dalla trasferta di Salerno.
Ma è al termine della stagione che ci sarà un’autentica rivoluzione d’organico. La partita Superlega ieri ha visto vincere un bel round all’a22, quindi a Juve, Real e Barcellona, ma resta la Champions per ora fondamentale e con la Juve che rischia seriamente di restare fuori dall’europa che conta, proprio Vlahovic potrà diventare il sacrificio necessario per compensare: l’agente Darko Ristic è al lavoro da tempo, offerte da 90 milioni in su verranno ascoltate con grande attenzione. Senza Champions non potrà decollare la trattativa per il rinnovo di Adrien Rabiot, destinato a salutare in scadenza proprio come Cuadrado, Di Maria e Alex Sandro. Tornerà alla base poi Leandro Paredes, da definire anche il futuro di Milik. La certezza? I giovani. E Danilo: il rinnovo a vita fino al 2026 è solo da firmare.