«Un grande segnale di ripresa»
Dal 10 al 12 febbraio a Torino tornerà la grande scherma internazionale con il Grand Prix di fioretto maschile e femminile, dopo due anni di assenza causa pandemia.
Un momento denso di significati: «Un grande segnale di ripresa – esordisce Cinzia Sacchetti, presidente regionale FIS – perché qui si era interrotto il percorso nel febbraio del 2020 con il Covid alle porte. Dall’intero ambiente, l’edizione 2023 è vissuta come l’uscita dal tunnel. Quella da poco iniziata è la prima stagione del ritorno alla normalità dopo anni difficili nei quali si è cercato di non interrompere l’attività agonistica, cosa resa possibile dal tempestivo intervento della Federazione per inserire il nostro sport tra quelli di combattimento e non di contatto. Abbiamo contenuto i danni mantenendo dei buoni numeri anche se qualcosa si è perso nei piccoli allievi di 8-9 anni che si stavano affacciando all’agonismo. Dai 1800 tesserati siamo scesi agli attuali 1602 ma lavoriamo per risalire». Sono 23 i club attivi in Piemonte, con molti campioni emergenti: «Nella spada soprattutto, dove siamo ai vertici nazionali tra gli under 23 e gli assoluti. Partiamo dalil la nazionale Federica Isola passando per Alice Clerici, Gaia Caforio, Vittoria Siletti, Alessandra Bozza e per quanto riguarda i maschi Enrico Piatti, Giulio Gaetani, Simone Mencarelli, Andrea Vallosio. Si sta lavorando per alzare il livello anche nel fioretto e nella sciabola». Fare scherma non è così caro: «Con un investimento iniziale di 500 euro è possibile attrezzarsi. Far parte di un club significa investire, lezioni comprese, dai 500 ai 700 euro l’anno, costi accessibili. Nella prima fase si può anche usare del materiale non nuovo e maschera e divisa durano per molto tempo. Nei nostri club sono rappresentate tutte le fasce sociali».
Obiettivi e progetti all’orizzonte: «Tornare alla normalità definitiva e in questo senso annoto la ripartenza dei corsi per i tecnici di primo livello e i tecnici delle armi, figure fondamentali per la crescita delle società. A livello progettuale, grazie alla partecipazione ai bandi di Sport e Salute, partiranno iniziative per i più piccoli, gli Over 65, i diversamente abili e con il “Progetto nastro rosa” rivolte alle donne operate al seno nell’ottica di una scherma terapeutica».