«Tutele e diritti per chi chiede asilo nella nostra città»
Dopo la lettera inviata al prefetto, al questore e al sindaco lo scorso 13 settembre, Cigil, Cisl e Uil tornano a chiedere risposte sull’accoglienza ai richiedenti asilo a Torino. «Gli ultimi provvedimenti del governo rischiano di provocare ulteriori disagi anche alla popolazione — attaccano i segretari Elena Ferro, Paolo Ferrero e Francesco Lo Grasso —. Adesso, con l’acqua alla gola, si cercano soluzioni in emergenza. E non è stata neppure individuata una nuova sede agibile per gli uffici della questura di corso Verona».
I sindacati criticano le incertezze sull’hub di via Traves e chiedono un incontro per arrivare a soluzioni condivise: «Ci domandiamo quanto tempo sarà necessario per destinare un’area adeguata all’accoglienza dei richiedenti asilo che non ripercorra le strade del vecchio Cpr».
Le critiche sono indirizzate soprattutto alle scelte governative, ma sono chiamati in causa anche Comune e prefettura: «Siamo convinti che utilizzare meglio le risorse che oggi sono destinate ai respingimenti sia possibile. Ad esempio investendo nell’accoglienza che promuova l’integrazione. Questa dovrebbe diventare la priorità che investe la Città e il nuovo prefetto appena nominato».
Infine l’appello alle capacità di accoglienza torinesi: «La storia di via Traves rischia di diventare l’ennesimo episodio della guerra tra i poveri. Torino ha invece una storia di migrazioni che non può essere dimenticata, vogliamo che sia un laboratorio per immaginare un nuovo modello di accoglienza, più umano e inclusivo, che garantisca tutele e diritti per i richiedenti e per i lavoratori che operano nelle strutture di accoglienza».