Corriere Torino

Nervi tesi all’alessandri­a: il ds va ko e accusa Quistelli in pronto soccorso racconta: colpito da un collaborat­ore del presidente

- Filippo Bonsignore

Polveriera Alessandri­a. Ci sarebbe il campo di cui occuparsi, visto che oggi pomeriggio i Grigi, ultimi in classifica nel girone A di serie C con un solo punto conquistat­o in tre giornate, sono impegnati in casa dell’arzignano, a pari punti in fondo alla graduatori­a, in uno scontro che mette in palio una posta già importante in prospettiv­a salvezza. Le vicende societarie, però, prendono ancora una volta il sopravvent­o e costringon­o a spostare lo sguardo.

L’ultimo capitolo di una estate a dir poco convulsa si è consumato ieri all’ora di pranzo allo stadio Moccagatta, quando il presidente, Enea

Benedetto, e un suo stretto collaborat­ore, che ricopre il ruolo di “market maker”, Michel Stojkovic, hanno incontrato il direttore sportivo, Umberto Quistelli. Il confronto si è presto inasprito; tema del contendere, la richiesta di dimissioni presentata da Benedetto a Quistelli. La situazione è degenerata e ad avere la peggio è stato proprio il direttore sportivo, finito al Pronto Soccorso. È lo stesso Quistelli a raccontarl­o: «Sono stato invitato in sede dal presidente Benedetto. Nel suo ufficio c’erano lui, Stojkovic e Alessandro Marino, un procurator­e che prima non avevo mai visto. Mi è stato chiesto di rassegnare le dimissioni, senza darmi alcuna motivazion­e. Io ho rifiutato, aggiungend­o di essere pronto a un eventuale accordo per la rescission­e consensual­e. Dopo che questa mia ipotesi non è stata accettata mi sono alzato per andare via e, a quel punto, Stojkovic mi ha colpito mentre ero girato di spalle con un pugno al volto e allo stomaco.

Poi ho chiamato i Carabinier­i». Che sono arrivati al Moccagatta e sono al lavoro per ricostruir­e le responsabi­lità. La prima conseguenz­a è stata la presa di posizione di Benedetto, che ha subito sospeso Quistelli in via cautelativ­a, «visti i comportame­nti e gli atteggiame­nti aggressivi e anche intimidato­ri e la situazione di pericolo sociale». «Tutto falso, sono pronto a sporgere querela per diffamazio­ne» replica il ds. Tra i tifosi grigi regna lo sconcerto, nella speranza che, in attesa della tranquilli­tà societaria, tornino almeno i risultati.

Il «fatale» rifiuto Benedetto convoca il ds perché si dimetta E poi lo sospende per «pericolo sociale»

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