Corriere Torino

Graziella, una vita dedicata allo sport Ha lanciato diverse stelle del ghiaccio

- Di Gianluca Sartori

Graziella Martinat, volto storico di Torino per gli sport sul ghiaccio, è mancata all’età di 85 anni. Già presidente regionale di Asi Piemonte, ente di promozione sportiva riconosciu­to dal Coni tra i più importanti d’italia, è stata la fondatrice e presidente della Velocisti Fiamma Torino, società dedicata allo short track.

Graziella era sorella di Ugo Martinat, già deputato per Alleanza Nazionale e poi sottosegre­tario di Stato. Lei invece ha preferito dedicare la sua vita allo sport, senza mai risparmiar­si. La Velocisti Fiamma Torino è stata la sua creatura più bella. Graziella ha seguito i primi passi sul ghiaccio di campioni olimpici come Fabio Carta e Marta Capurso, sbarcati in nazionale partendo proprio dalla sua società. La signora assisteva gli atleti impegnando anche parte del suo patrimonio personale, mentre per quanto riguarda la preparazio­ne tecnica era solita affidarsi ad allenatori di fiducia.

Il suo braccio destro in società è stato Renato Viglianisi, attuale presidente della Federazion­e Italiana Sport Ghiaccio in Piemonte. Nel 2018 Graziella e Renato sono stati tra i fondatori della Velocisti Ghiaccio Torino, società oggi attiva al Palatazzol­i e in cui è confluita anche la Velocisti Fiamma.

Il contributo di Graziella Martinat per lo sport regionale non sarà mai dimenticat­o.

«È stata una pioniera, per tante ragioni — ricorda Sante Zaza, attuale presidente dell’asi Piemonte — quando lei era presidente io ero il suo vice, e una volta che sono stato chiamato a raccoglier­ne il testimone ho subito voluto conferirle il ruolo di presidente onorario. Lo scorso marzo le abbiamo anche consegnato una benemerenz­a». Così Gianfranco Porqueddu, ex numero uno del Coni Piemonte: «Graziella è stata una preziosiss­ima collaborat­rice, una gran donna di sport. La ricordo volentieri perché durante il mio mandato grazie a lei siamo riusciti a risolvere tanti problemi. Era una gran bella persona e lascia un vuoto importante».

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