Mito riparte dai «Moti» Live in piazza San Carlo e dedica ad Anna Gastel
«Il nostro presente artistico è estremamente articolato: non c’è una verità nella musica, nello scrivere o nel produrre un’opera, la verità è sempre un’articolazione di tante verità. Moti è inteso come una sollecitazione di idee e realtà che interagiscono tra di loro». È con questo biglietto da visita e con un tema non solo programmatico ma anche anagrammatico (da Mito a Moti) che il nuovo direttore artistico Giorgio Battistelli (nella foto in alto; ndr) accompagna le prime anticipazioni sulla prossima edizione di Mito Settembremusica, in programma dal 6 al 22 settembre a Torino e Milano.
Dedicato ad Anna Gastel, sua presidente dal 2016 scomparsa pochi giorni fa, il festival di musica classica si presenta attraverso un ventaglio di proposte che — a giudicare dai primi nomi — punterà a bilanciare continuità e curiosità.
Nel segno della prima sono le collaborazioni con le grandi compagini orchestrali, tra cui la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, l’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’orchestra di Santa Cecilia di Roma e dalla Francia l’orchestra e il Coro dell’opera di Lione. Una conferma — addirittura triplicata — è anche il ritorno della musica dal vivo in piazza San Carlo: nel 2023 fu il concerto di Stefano Bollani, a settembre di quest’anno saranno tre appuntamenti con la Nona di Beethoven dell’orchestra del Regio (evento inaugurale torinese), Ludovico Einaudi e i 100 violoncelli di Giovanni Sollima. Le curiosità provengono invece da nuovi percorsi e collaborazioni meno ortodosse, che promettono di esplorare i rapporti della musica con l’impresa («Che impresa!» con Stefano Massini) e con il calcio («Musica su due piedi», coinvolgendo il Toro e il Milan). Non mancherà un omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario dalla morte: tra i protagonisti l’attore Toni Servillo.