«Desertificazione dei centri urbani Per evitarla servono aiuti concreti»
L’albese Giuliano Viglione è il nuovo presidente di Confcommercio Piemonte
Un nuovo timoniere per le 50 mila imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti piemontesi. Giuliano Viglione, alla guida di Aca Associazione Commercianti Albesi, è stato eletto, per acclamazione, neopresidente di Confcommercio Piemonte dall’assemblea regionale, riunitasi nella sede di via Massena a Torino, a fine gennaio. Viglione succede a Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e provincia e in carica dal 2012.
Albese, classe 1951, Giuliano Viglione vanta un lungo curriculum nell’associazionismo e attualmente è membro del Cda della Fondazione Crc, Presidente di Fondazione CRC Donare, presidente della Fondazione Radici e componente del consiglio nazionale di Confcommercio. «Ringrazio tutta l’assemblea per la fiducia accordatami — ha dichiarato il neopresidente subito dopo l’elezione — e la presidente Coppa per il lavoro svolto in questi anni. Sono nel mondo del commercio da sempre e con la stessa determinazione, insieme a tutta la Giunta, dovremo affrontare sfide importanti per il futuro del nostro settore, a partire dalle prossime elezioni comunali, regionali ed europee. Ai circa 50 mila imprenditori associati dobbiamo dare risposte, fornire sostegni e una speranza per poter svolgere dignitosamente la propria attività».
Giuliano Viglione, già numero uno dell’aca, è stato eletto per acclamazione alla presidenza di Confcommercio Piemonte
Nella Giunta sono confermati i presidenti delle associazioni territoriali piemontesi di Torino, Asti, Alessandria, Alto Piemonte (Novara e Verbania), Biella, Cuneo e Vercelli, oltre a sei componenti provenienti dai territori di Torino, Cuneo, Alto Piemonte e Alessandria.
La carica di vicepresidente vicario è stata attribuita a Maria Luisa Coppa, mentre vicepresidenti sono il presidente di Ascom Asti Aldo Pia e il presidente di Ascom Vercelli Angelo Santarella. Marco Gossa è stato confermato direttore regionale.
Viglione ringraziando l’esperienza alla guida dell’associazione Commercianti Albesi ha posto l’accento sulle sfide più importanti per il settore nei prossimi anni: «Viviamo un momento storico molto complesso che possiamo fronteggiare soltanto se saremo uniti e capaci di adeguarci, con flessibilità e spirito innovativo, ai tempi che cambiano. Da un lato il commercio accusa gli effetti delle crisi internazionali, che si riflettono sui prezzi e quindi sui consumi. Dall’altro lato il nostro comparto vive la difficoltà del gap digitale acuito dal commercio online».
Sfide che saranno superabili, a detta del presidente, solo con la coesione: «Alle nostre imprese servono aiuti concreti e formazione per rendere gli imprenditori sempre più professionali e per contrastare la desertificazione commerciale che colpisce i maggiori centri urbani. Confcommercio Piemonte continuerà a focalizzare l’attenzione e l’impegno su questi temi, cercando soluzioni in sinergia con i vari livelli istituzionali, dalla Regione fino alle amministrazioni comunali».
Il mandato di Viglione sarà in continuità con i dodici anni di guida di Maria Luisa Coppa, a partire dai Distretti del Commercio, il modello di collaborazione pubblico-privato per la valorizzazione del commercio di prossimità e dei territori attraverso la partnership tra Amministrazioni comunali, Associazioni di categoria e Istituzioni. I 77 distretti del commercio piemontesi hanno ricevuto una dote di 1,5 milioni di euro, cui sono seguiti quasi 4 milioni per le prime attività e altri 16,5 milioni di euro stanziati dal 2022 al 2025. Fondi importanti per il settore come quelli destinati all’apertura di 100 Botteghe dei servizi, piccoli negozi di prossimità per cittadini e turisti.
Sostegno all’apertura di nuove attività, ma anche un nuovo sistema di formazione delle Academy di Filiera e l’intervento per aumentare la dotazione iniziale del Bonus Covid di 88 milioni di euro, raggiungendo così lo stanziamento regionale di 142 milioni di euro.
«Ai 50 mila imprenditori associati daremo sostegno per svolgere la propria attività»