La riqualificazione dell’ex Gondrand trasformerà il quartiere
Giovedì si terrà un’assemblea pubblica in circoscrizione 6 e intanto la questione sicurezza approda in Sala Rossa
Il futuro dell’area più degradata di Barriera di Milano, il quadrilatero compreso tra via Cigna, via Lauro Rossi, via Fossata e il parco Sempione, dipenderà molto dalla riqualificazione dell’ex Gondrand e dell’ex Carlini. Al posto dei ruderi dei vecchi magazzini, abbandonati ormai da anni, sorgeranno nuove strutture ricettive e commerciali di media grandezza, oltre a palazzine dedicate a uffici e servizi.
Un’operazione di restyling urbanistico che verrà completata dall’arrivo della Metro 2, con la realizzazione della fermata Rebaudengo-fossata. Il processo è iniziato da tempo e nei prossimi giorni inizieranno le demolizioni degli edifici già esistenti. «In questi tre mesi abbiamo completato la bonifica e la messa in sicurezza dell’area — conferma l’amministratore unico di All Building - Gruppo Ellemme, Luciano Mandiello, proprietario dell’ex Gondrand —. Del grande fabbricato sono rimasti in piedi solo i pilastri e la tettoia, mentre dal magazzino è stata rimossa anche la copertura in amianto. Speriamo di cominciare l’abbattimento anche della palazzina uffici il prima possibile. Attualmente è in corso l’analisi ambientale e, se non ci saranno ostacoli, potremmo aver finito per fine maggio, al massimo inizio giugno».
Il cantiere però non si fermerà: «Noi vogliamo riqualificare in fretta, questo quartiere ha aspettato fin troppo, ma, a fine lavori, quest’area cambierà volto soprattutto con l’arrivo della metropolitana — continua Mandiello — Stiamo lavorando contemporaneamente su tre tavoli, ma contiamo che il progetto sarà definito entro l’estate».
Intanto la «questione sicurezza in Barriera» tiene banco anche in Consiglio, dove ieri l’assessora Gianna Pentenero ha risposto a un’interrogazione di Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani). Pentenero ha precisato che «l’intervento a Barriera di Milano fa parte del progetto “Strade Sicure”, che prevede il coinvolgimento dell’esercito Italiano a supporto – mai in sostituzione – delle forze dell’ordine in alcuni luoghi sensibili della città»
Il prossimo 14 febbraio ci sarà un incontro con i commercianti di piazza Foroni, mentre per giovedì pomeriggio è prevista un’assemblea pubblica organizzata dalla circoscrizione 6. Un appuntamento che si annuncia particolarmente movimentato anche per la possibile presenza di movimenti antagonisti che contestano la militarizzazione del quartiere.
Per Giuseppe Catizone (Lega), l’esercito è un «buon punto di partenza». Mentre Nadia Conticelli (Pd) sostiene che Barriera di Milano «non può essere una prigione a cielo aperto».