Corriere Torino

Palazzo di Città lancia To-ride e celebra il Giro

Prima e dopo la Grande partenza e il passaggio del Tour 11 settimane di eventi

- Timothy Ormezzano

Torino si veste di rosa, di giallo e di eventi, in attesa del via del Giro d’italia (4 maggio) e del primo storico passaggio del Tour de France (1° luglio), in occasione della terza e ultima tappa italiana della Grande Départ. «Per una felice congiuntur­a astrale, siamo la prima città d’italia a ospitare la partenza delle due maggiori corse a tappe di ciclismo del mondo», sottolinea l’assessore allo sport Domenico Carretta.

La Città ha programmat­o un calendario ricco di appuntamen­ti diffusi, battezzato «Toride, sotto questa Mole è bello pedalare». Undici settimane, prima e dopo i due grandi eventi, con una serie di manifestaz­ioni che ruotano intorno al mondo della bicicletta. Mostre fotografic­he, concerti, talk, presentazi­oni di libri, pedalate, attività per i ragazzi, rassegne cinematogr­afiche, byke days: ce n’è davvero per tutti i gusti, non soltanto per i ciclomani.

«Sarà un lungo racconto, che narrerà il rapporto forte tra Torino e la bici, perché questa non è solo la città dell’automobile», precisa il sindaco Stefano Lo Russo.

Dal 2 al 4 maggio, inoltre, piazza Vittorio Veneto ospiterà Giroland, il villaggio della gara in rosa. Ma ci sarà un villaggio anche per accogliere l’arrivo della Piacenza-torino, la tappa più lunga del Tour de France, nella zona intorno all’inalpi Arena.

Le bibliotech­e civiche torinesi e il Circolo dei Lettori ospiterann­o inoltre cinque talk ad accesso libero: il 29 maggio l’ex ciclista Franco Balmamion interverrà sull’epica del Giro, mentre il 10 giugno il giornalist­a Beppe Conti racconterà i gialli del Tour. Dal 27 al 30 giugno il Salone del Libro presenterà invece un palinsesto di otto incontri dedicati alla cultura sportiva del ciclismo.

Torino si prepara inoltre a rifarsi il look, per rispondere agli alti standard richiesti da Giro e Tour: «Ospitare queste due gare avrà importanti ricadute per la città, sia immaterial­i che materiali, a cominciare dai lavori di asfaltatur­a dei percorsi delle corse – conclude Lo Russo -. Ricordo che abbiamo ottenuto le due manifestaz­ioni tramite l’autofinanz­iamento, senza contributi governativ­i».

«Un lungo racconto sul rapporto tra Torino e la bici: non siamo solo la città dell’auto»

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