Corriere Torino

Modina, l’azienda agricola dove la natura detta i tempi

Prodotti genuini e rispetto per gli animali A Cerrina, nel Monferrato alessandri­no, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato

- Simona De Ciero

«Ci stiamo preparando perché, appena finirà la scuola, mio padre e i miei figli torneranno in alpeggio in Valle d’aosta con i nostri animali. È un bel posto dove l’estate corre veloce tra la cura delle bestie, la preparazio­ne del formaggio e la gestione della baita, una piccola casetta con il bagno ancora in esterno. Eppure, non c’è posto migliore dove stare, se come noi credi che gli animali vadano trattati con rispetto e che seguire il ciclo naturale delle stagioni sia alla base di un’azienda agricola sana e capace di offrire prodotti genuini, privi di lavorazion­i artificial­i, e che non impattano negativame­nte sull’ecosistema mondo».

Venendo dalla strada che da Cavagnolo (Torino) porta verso Casale Monferrato, poco dopo la falegnamer­ia di Cerrina (Alessandri­a), sulla strada principale si può notare un cartello che indica una deviazione verso l’azienda agricola della famiglia Modina. Un luogo dove si ha la sensazione che il tempo si sia fermato o forse, anzi meglio, dove il futuro del comparto latto-caseario a basso impatto ambientare è già realtà. E questo non perché si arrivi in una struttura nuova di zecca, realizzata con le ultime tecnologie a disposizio­ne del settore o configurat­a come perfetto luogo acchiappat­uristi con fiori freschi raccolti tutte le mattine e posti in bella vista o una bella comunicazi­one patinata che spieghi in ogni dettaglio la filosofia che sta alla base di chi possiede, abita e gestisce la proprietà. Piuttosto, a farla da padrone è una coriacea e genuina attività a conduzione familiare dove tutti hanno un compito preciso e dove, ogni giorno, la priorità di ciascuno è in primo luogo occuparsi degli animali e preparare il formaggio. Poi viene il resto. A spiegarmi come funziona l’azienda è Manuela che, insieme al fratello Igor e alla cognata Lara, si occupano della cascina; Manuela poi, in particolar­e, segue la piccola (ma profumatis­sima) bottega adiacente la casa, dove sono venduti latte fresco, uova mozzarella, blu d’aosta, fontine e tome caserecce, ricotta e qualche alimento realizzato dai produttori della zona: miele, riso, biscotti. «So che si può faticare a capire come mai ci siano ancora persone che conducono una vita come la nostra al giorno d’oggi — precisa Manuela — però, per noi non si tratta di lavoro ma di uno stile di vita che fa parte della nostra storia, ci rappresent­a e, soprattutt­o, traduce in azioni concrete il mondo in cui vogliamo abitare: un posto dove le stagioni, la natura, il rispetto reciproco tra specie diverse valgono ancora qualcosa». Entrare nella bottega della famiglia Modina e rimanerne affascinat­i è cosa scontata; vietato metterci piede, invece, se non si amano i formaggi. «Tante lavorazion­i noi non le facciamo — continua la margara — infatti realizziam­o tutti i prodotti esclusivam­ente a crudo e senza alcun macchinari­o e non intendiamo cambiare nulla del nostro processo produttivo». Quando ho chiesto alla signora di poter visitare la struttura e le ho spiegato che sarei riuscita a passare solo in mattinata (sul presto), Manuela mi ha risposto «nessun problema se non ti da fastidio seguirmi in stalla perché a quell’ora sono in mungitura, e noi gli animali li mungiamo a mano». Sono 160 i capi della famiglia Modina che, appena finita la scuola (tra il 6 e il 7 giugno) partiranno dalla val Cerrina verso Gressoney, dove resteranno, liberi di brucare all’aperto, fino all’autunno. «Siamo una famiglia di pastori e ne andiamo fieri — conclude Manuela —. Per noi il lavoro è fatica, ma mai sacrificio».

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