Bagnaia, altro «zero». Vince Martin
Tutti giù per terra. Tra i dodici piloti della Motogp caduti nella Sprint Race di Jerez c’è anche Bagnaia, scivolato pure in classifica. La vittoria di Martin, sempre più leader, lo porta infatti a +42 punti su Pecco, costretto a collezionare un altro zero. Sprint bagnata, Sprint sfortunata per Bagnaia, la cui ultima gioia nelle gare veloci risale addirittura a 253 giorni fa, al Gp d’austria dello scorso agosto. Ma a fare più danni della pioggia ci ha pensato Binder, con una manovra troppo aggressiva che ha causato la caduta del chivassese sull’asfalto andaluso: «A Binder si è chiusa la vena dopo il sorpasso che aveva subito da Marquez – spiega Pecco -. Nella curva successiva è andato un po’ al limite. Poi, non contento, in curva 1 si è buttato sul cordolo, provando a passarne due in un colpo. E lì ci ho rimesso io».
Dopo il miglior tempo del venerdì, Bagnaia non è andato oltre il settimo posto nelle qualifiche (dominate da Marc Marquez). La Sprint dell’iridato è partita bene, con un paio di sorpassi, prima di finire a dieci giri dal termine in un «panino», stretto da Bezzecchi e soprattutto Binder. Il ducatista mastica amaro. E accusa: «La Sprint porta tutti i pila loti ad andare fuori di testa, in pista vedo cambiare direzioni senza senso – prosegue Bagnaia –. A volte si riescono a sfruttare queste situazioni, altre volte si finisce in mezzo ai problemi».
Nel Gp di oggi (ore 14) serve una reazione, per non avvitarsi in una spirale negativa. «Pecco vorrà sicuramente ridice Martinator. Bagnaia si sforza di pensare positivo: «Il mio feeling con la moto nei primi giri della Sprint era buono. Domani (oggi; ndr) le condizioni meteo cambieranno, non ci saranno più quelle chiazze d’acqua in pista».
Dopo un venerdì complicato, Celestino Vietti ha ottenuto il settimo tempo in Moto 2 (semaforo verde alle ore 12.15). Il pilota di Coassolo della Red Bull Ktm Ajo è il primo degli italiani, con un gap (notevole) di 1,068 secondi dal poleman Fermin Aldeguer.
Oggi la gara (ore 14)
Pecco dopo il contatto con Binder: «La Sprint porta tutti i piloti ad andare fuori di testa»