La sanità secondo Cirio: «Un nuovo pronto soccorso e visite sette giorni su sette»
Il governatore uscente promette: «Consulti anche la sera»
«Un nuovo pronto soccorso a Torino (privato ma convenzionato con il pubblico, ndr )eun nuovo piano sociosanitario, entrambi da approvare entro la fine del 2024. E poi: un nuovo sistema per gestire il centro unico di prenotazioni con presa in carico dei fragili e dei cronici. Visite ed esami 7 giorni su 7 e, se serve, anche la sera. Direttori generali prorogati fino a fine anno, così da permettere alla nuova giunta che vincerà le elezioni di decidere chi sarà a guidare Asl e Aso piemontesi e non la nostra, in scadenza. E gli ospedali di Alessandria e infantile Regina Margherita di Torino riconosciuti Irccs, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico».
È questa la ricetta che il governatore regionale uscente Alberto Cirio (Forza Italia) ha presentato ieri come parte integrante del suo programma elettorale. Un tema «così importante da meritare una conferenza di lancio dedicata» ha precisato. Sostenuto dalla coalizione di centro destra (Forza Italia, Lega e Fratelli d’italia), Cirio può contare anche sul sostegno dell’omonima lista il cui comitato promotore ha contributo alla stesura delle promesse elettorali sulla sanità. Tra loro Pietro Presti, già consulente strategico della Regione e una serie di medici: Valter Galante, ex dirigente regionale; Alessandro Stecco, ex presidente della commissione sanità del consiglio regionale; l’onorevole Rossana Boldi, responsabile dipartimento sanità della lega per il Piemonte; Franca Fagioli, direttrice oncologia pediatrica e direttore rete oncologia ed ematologia pediatrica; Giuseppe Palena, pediatra di famiglia e segretario regionale Fimp; Roberto Venesia, medico di base e segretario regionale di Fimmg; Paola Varese, oncologa, direttrice di medicina a indirizzo oncologico di Ovada e candidata alle regionali con il centrodestra. «Il nostro è un programma in continuità con gli ultimi 5 anni e che guarda al futuro» ha aggiunto Cirio insistendo sul fatto che «con noi la sanità piemontese è tornata ad avere il segno “più”». Il programma sanitario del centrodestra è certamente ambizioso, specie perché conta — peraltro attraverso un bando pubblico — di aprire un nuovo pronto soccorso in sei mesi; e di convincere i medici a visitare i pa«le zienti anche il sabato, la domenica e di sera, ancor più considerando come, almeno per ora, più che di investimenti in sanità il governo nazionale parli di razionalizzazione delle risorse. Intanto, il segretario regionale del Pd Domenico Rossi commenta il programma sanitario del centrodestra definendolo come solite promesse dopo 5 anni di fallimenti».
Durante la conferenza stampa di ieri, infine, gli osservatori più attenti hanno potuto notare come, al tavolo dei relatori e tra il pubblico, sedessero almeno tre papabili assessori alla Sanità; il già noto assessore al welfare (Fratelli d’italia) Maurizio Marrone; Valter Galante, attualmente commissario dell’asl di Alessandria e già assessore regionale alla Salute dal 2003 al 2005; e Franca Fagioli che, secondo voci insistenti interne al partito, molti esponenti di punta di Forza Italia (Cirio incluso) vorrebbero alla guida dell’assessorato più potente di piazza Piemonte.
Verso le elezioni
Il nostro è un programma in continuità con gli ultimi 5 anni e che guarda al futuro