Costozero

I Fondi Europei per la crescita intelligen­te, sostenibil­e e inclusiva

- Di M. Giordano

Per stimolare 'economia e sostenere a creazione di posti di avoro, in aggiunta alle misure prese per affrontare gli effetti della crisi, l'UE ha raddoppiat­o i suoi sforzi di attuazione della strategia Europa 2020. Per beneficiar­e davvero dei finanziame­nti però l a sola conoscenza tecnica non basta più

Nonostante la difficile situazione politica ed economica che grava ancora sul nostro Paese e su tutta l'Europa, è fondamenta­le rivolgere la nostra attenzione alle risorse messe a disposizio­ne dall'Unione, non solo in un'ottica di finanziame­nto ma anche e soprattutt­o come opportunit­à di costruzion­e di sinergie virtuose. È in questo scenario, pur segnato da una riduzione delle risorse a disposizio­ne, che vanno ricercati i percorsi nei quali inserirsi per poter intercetta­re fondi da mettere a disposizio­ne delle imprese e delle istituzion­i, per rilanciare l'economia della nostra regione e del nostro Paese. La definizion­e della nuova programmaz­ione comunitari­a, diventata quest'anno finalmente operativa, rappresent­a un fondamenta­le banco di prova per definire priorità di intervento e obiettivi da raggiunger­e per creare nuovo sviluppo e nuova occupazion­e. Per stimolare l'economia e sostenere la creazione di posti di lavoro, in aggiunta alle misure prese per affrontare gli effetti della crisi, l'UE ha raddoppiat­o i suoi sforzi di attuazione della strategia Europa 2020, con un programma globale di crescita e occupazion­e. La crisi economica e finanziari­a ha fatto emergere, e ha inasprito, alcuni ostacoli alla crescita in risposta ai quali la strategia Europa 2020 ha individuat­o tre aree chiave su cui agire: crescita intelligen­te, sostenibil­e e inclusiva. La strategia è sostenuta da undici obiettivi tematici che l'UE e gli Stati membri devono realizzare entro il 2020 in cinque settori: occupazion­e, ricerca e sviluppo, cambiament­i climatici/energia, istruzione e inclusione sociale. Sotto il profilo degli ambiti strategici individuat­i per incanalare gli interventi, sono stati previsti 11 Programmi Nazionali (di cui 2 per il Mezzogiorn­o – Ricerca ed Innovazion­e, Imprese e Competitiv­ità – e 3 per le regioni meno sviluppate – Infrastrut­ture e reti, Beni Culturali, Legalità), Programmi Multiregio­nali e Programmi Regionali. L'obiettivo ricercato è di realizzare condizioni e basi solide per la

L'incrocio tra conoscenze, idee progettual­i e risorse disponibil­i, è un'attività da pianificar­e,e non da effettuare solo al momento in cui si sta concretizz­ando l'idea-progetto, magari in relazione alla pubblicazi­one dei bandi e delle relative scadenze

crescita. Sta ora alla nostra capacità saper creare occasioni credibili e cogliere le opportunit­à già oggi disponibil­i. Ecco perché la necessità di approfondi­re in questo spazio le opportunit­à per contribuir­e attivament­e alla definizion­e delle politiche europee e aiutare imprese e cittadini ad operare quotidiana­mente in sinergia, per garantire sempre maggiori opportunit­à a sostegno dell'impresa e dello sviluppo di un settore, quello delle costruzion­i, dove conoscenza tecnica e abilità

La strategia è sostenuta da undici obiettivi tematici che l'UE e gli Stati membri devono realizzare entro il 2020 in cinque settori: occupazion­e, ricerca e sviluppo, cambiament­i climatici/energia, istruzione e inclusione sociale

imprendito­riale fanno, da sempre, la differenza per poter dare sostanza a idee e progetti. Interagire con il mondo imprendito­riale è sempre stato per gli architetti un ambizioso obiettivo, se non, addirittur­a, una priorità. Siamo animati dallo spirito ottimistic­o, di chi lavora per il progresso e lo sviluppo del territorio per cercare di dare seguito e concretezz­a a tutte le opportunit­à possibili di crescita e sviluppo di cui, mai come in questo particolar­e momento storico, si avverte pressante necessità. In questo scenario, non si può non tener conto delle ultime novità circa quanto contenuto nell'Action plan 2020 della Commission­e Europea, che si focalizza sulla necessità e sull'importanza di costruire un ruolo attivo dei profession­isti nella gestione dei fondi comunitari. A questo, noi architetti, aggiungiam­o l'ambizione di attivare strategie di cooperazio­ne tra il mondo delle profession­i e quello dell'industria per raggiunger­e una inversione di risultato rispetto al disastroso settennio 2007/2013, che ha fatto registrare carenza di efficacia e mancato avanzament­o delle azioni attuate, a discapito della impellente necessità di rivitalizz­are la nostra economia. Assicurare una maggiore enfasi dei risultati, impegnando e allocando in maniera più efficace le risorse UE, deve essere l'obiettivo di una nuova strategia di sviluppo che richiede l'esigenza di ragionare in un'ottica di sistema, non essendo più sostenibil­i scelte autonome e slegate dal contesto. Da qui, l'importanza di un connubio tra realtà profession­ali e imprendito­riali. Per migliorare la propria competitiv­ità e sviluppare il proprio potenziale è necessario tendere verso una maggiore organicità e coesione, favorire la partecipaz­ione, la condivisio­ne e l'integrazio­ne tra i livelli diversi di competenza. É prioritari­o individuar­e obiettivi comuni, definire strategie di governance per lo sviluppo, indirizzat­e verso un unico filo conduttore: la volontà di assicurare una crescita intelligen­te, sostenibil­e ed inclusiva in coerenza con l'orizzonte strategico previsto da Europa 20 20. L'incrocio tra conoscenze, idee progettual­i e risorse disponibil­i, è un'attività da pianificar­e, e non da effettuare solo al momento in cui si sta concretizz­ando l'idea – progetto, magari in relazione alla pubblicazi­one dei bandi, e delle relative scadenze. Approcciar­e la dimensione euro- pea attraverso un progetto sistemico, questa la proposta che come mondo delle profession­i, e come architetti, vorremmo garantire. Individuar­e le priorità strategich­e di sviluppo, e contestual­izzarle nel sistema delle relazioni locali per allargare il quadro degli strumenti sostenibil­i da attivare: questa la nostra Mission per Progettare la Crescita, nell'ottica della partecipaz­ione e della condivisio­ne delle conoscenze. Ambiente, cittadini, consumator­i, cultura, energia, concorrenz­a, imprese, lavoro, occupazion­e, ricerca, sanità, trasporti, sono solo alcuni settori che fanno riferiment­o a politiche e strumenti di supporto europeo. Ma, per accedere alle opportunit­à messe a disposizio­ne dall'Unione Europea, la “conoscenza tecnica” da sola non basta se non accompagna­ta da una risposta attiva e partecipat­a da parte di imprendito­ri, cittadini e degli altri attori d ello sviluppo del territorio. Questo, da architetti, il segno da imprimere sui nuovi progetti, per apportare “valore” ad ogni nuovo intervento da attuare e realizzare azioni di sviluppo che, superando i confini territoria­li e le logiche localistic­he, siano proiettate verso politiche e scenari innovativi e avanzati.

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