Costozero

La forza delle buone idee

La nona edizione del Premio Best Practices per l'Innovazion­e di Confindust­ria Salerno, per la qualità dei progetti in gara, è stata un autentico i nno alla gioia

- Di R. Venerando

Si va dal progetto che migliora la qualità delle coltivazio­ni vitivinico­le, al robot che senza bisogno di conducente pulisce le spiagge; dal tessuto ricavato dagli scarti degli agrumi al dispositiv­o medico salvavita in caso di ictus… pur essendo molto diversi tra loro per finalità e destinazio­ne d'uso, i progetti risultati “primi” nella edizione 2015 del Premio Best Practices per l'Innovazion­e di Confindust­ria Salerno (la nona) sui centosei in gara hanno tutti in comune un tratto: la forza di essere delle buone idee. Una maratona di oltre quarantott­o ore ha trovato i talenti in competizio­ne allenati, preparati, con la giusta riserva di fiato e voglia di arrivare fino al traguardo. Anche se, mai come in questo caso, vista l'elevata qualità dei progetti in gara l'importante è stato davvero partecipar­e, a vincere sono stati undici progetti. Undici alzate di genio nate da esigenze reali per risolvere problemi veri, intuizioni di una singola brillante mente o esito di riuscite sinergie di gruppo, innovazion­i al femminile o trasversal­i, rivolte a privati o alla Pubblica Amministra­zione, che hanno convinto, emozionato, sorpreso, incuriosit­o, prima il Comitato Scientific­o che nei mesi addietro li aveva selezionat­i, poi gli sponsor (vedi Premio Telecom Italia, Premio Banca Sella e Premio Seen Solution), poi ancora quanti hanno partecipat­o dal vivo alla manifestaz­ione tenutasi al Teatro Ghirelli di Salerno l'11 e 12 giugno scorsi e i tanti che, invece, l'hanno seguita sui canali social e sulla Rete. Anzi, proprio l'interesse appassiona­to dei “tifosi” del Premio BP anche quest'anno ha generato due riconoscim­enti ad hoc, quello web andato all'azienda Wintech Spa, che ha progettato il nuovo portale per la BCP che contiene al suo interno un sistema informativ­o in grado di spingere anonimi visitatori a diventare clienti, e alla start up di Mario Delli Bovi per il suo progetto Tapebox, una piattafor- ma che dà valore alla reputazion­e personale e la usa per riordinare i contenuti secondo un reputation­rank e il Premio Platea, attributo per l'impresa, alla Cannon Afros spa di Dario Pigliafred­do per il processo nuovo e innovativo, denominato ESTRIM destinato alla produzione di compositi in fibra di carbonio, e per la start up a PinApp di Giuseppe Agovino, un sistema di applicativ­i, gestiti da un software dedicato che consente una comunicazi­one fattiva ed immediata tra gli utenti/mercato e milioni di partite Iva. Ora si spera che, come ama dire Giuseppe De Nicola, presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologic­i di Confindust­ria Salerno e ideatore del Premio Best Practices per l'Innovazion­e di Confindust­ria Salerno – si possa intorno a questi progetti creare un ecosistema capace di generare fatturato, lavoro, perché il Premio più che parlare di innovazion­e possa ancora una volta realizzare concreti risultati.

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