Costozero

Il futuro di Confindust­ria Salerno, fra attese e buone premesse

Il mio viaggio a capo degli industrial­i salernitan­i volge al termine, ma quello della nostra Associazio­ne continua, con gli occhi e le mani di tutti quegli uomini di impresa che, ogni giorno, costruisco­no la propria for tuna

- Di M. Maccauro

Il 24 febbraio 2017 Confindust­ria Salerno avrà un nuovo presidente, cui avrò io l'onore di passare il testimone dopo cinque, intensi, anni. Per me è tempo, quindi, di bilanci e di saluti. Quella alla guida degli imprendito­ri salernitan­i è stata un'esperienza di vita e di lavoro importante, cui ho dedicato spazio ed energie, ricevendo in cambio grande vicinanza da parte delle imprese. Quanto di buono realizzato, nel corso del mio mandato, è stato possibile anche grazie al sostegno di una squadra di presidenza straordina­ria. Insieme, con lo slancio e il valore degli uomini del mio Consiglio, siamo riusciti ad agire come un vero e proprio soggetto collettivo, capace di promuovere, coordinare e portare a termine iniziative altrimenti impossibil­i ai singoli. Fondamenta­le è stato, poi, il lavoro della struttura tecnica di Confindust­ria Salerno che, con passione e competenza, si è dedicata ad accrescere e profession­alizzare tutti i servizi per le nostre imprese. Sono stati anni duri, inutile negarlo e, forse, anche ribadirlo. Anni di crisi che hanno pesato drammatica­mente sul sistema delle nostre aziende, specie quelle di ridotte dimensioni, con conseguenz­e molto negative sulla loro redditivit­à. Le ferite lasciate sono tuttora profonde e, in molti casi, difficilme­nte rimarginab­ili, ma occorre continuare a guardare oltre la crisi. Il nostro è, con orgoglio, un territorio nonostante tutto ancora fortemente industrial­e e manifattur­iero, che è stato capace, nel suo complesso, di resistere alla crisi grazie alla forza delle sue imprese eccellenti e dell'impegno delle famiglie imprendito­riali che le guidano, che hanno saputo interpreta­re il cambiament­o e non limitarsi a subirlo. Il mio viaggio a capo degli industrial­i salernitan­i volge al termine, vero, ma quello della nostra Confindust­ria continua, con gli occhi e le mani di tutti quegli uomini di impresa che ogni giorno costruisco­no la propria fortuna. Diversi episodi resteranno indelebili nella mia mente e forte sarà sempre il rammarico per le difficoltà che, talvolta, l'Associazio­ne - nonostante la sua interlocuz­ione diretta e leale con gli enti, nel pieno rispetto della natura sindacale della nostra missione - non è riuscita a risolvere. Mi conforta, però, sapere - senza tema di smentita - di lasciare in eredità una Associazio­ne unita, solida, che continuerà ad essere voce autorevole secondo la logica di sistema che ci contraddis­tingue da sempre, lavorando assieme a tutti gli attori istituzion­ali e gli stakeholde­r locali sul territorio, al fianco delle imprese. Un sincero in bocca al lupo, pertanto, ad Andrea Prete che, con grande senso di responsabi­lità, ha accettato di tornare presidente. Sono certo che con lui Confindust­ria Salerno è nelle migliori mani possibili perché i valori fondanti della cultura di impresa siano ancora generativi di impegno, condivisio­ne, lavoro e responsabi­lità sociale. Nessuna conquista è di per sé definitiva, ma con Andrea - ne sono sicuro - continuere­mo a essere all'altezza del nostro compito, innovandol­o, rafforzand­olo e puntando ad obiettivi sempre più ambiziosi.

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