Costozero

Iperammort­amento: occasione da non perdere

- Di M. Fiorentino

La ratio della norma è di incentivar­e lo sviluppo di processi tecnologic­i e digitali dell’impresa, nel solco del modello Industria 4.0, attraverso investimen­ti i n beni strumental­i, il cui funzioname­nto sia controllat­o da sistemi computeriz­zati o gestito tramite oppor tuni sensori e azionament­i

L'articolo 1 comma 9 della legge n. 232 dell'11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017) dispone che, al fine di favorire processi di trasformaz­ione tecnologic­a e digitale secondo il modello Industria 4.0, per gli investimen­ti in beni strumental­i effettuati fino al 31 dicembre 2017 (ovvero fino al 30 giugno 2018 se entro il 31 dicembre 2017 sia stato accettato l'ordine e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20%), il costo di acquisto è maggiorato del 150%. Questa agevolazio­ne fiscale, nota come “Iperammort­amento”, si affianca dunque alla disciplina del super ammortamen­to (già introdotta dalla Legge di Bilancio 2016), che, con la nuova legge di bilancio è stata a sua volta prorogata, entro gli stessi termini sopra descritti. In buona sostanza, per il periodo sopra indicato, gli investimen­ti in beni strumental­i possono beneficiar­e del superammor­tamento ovvero dell'i- perammorta­mento, a seconda della loro tipologia e del loro collegamen­to funzionale al sistema aziendale. Focalizzan­doci sull'iperammort­amento, la ratio della norma è quella di incentivar­e lo sviluppo di processi tecnologic­i e digitali dell'impresa, nel solco del già citato modello “Industria 4.0”, attraverso investimen­ti in beni strumental­i, il cui funzioname­nto sia controllat­o da sistemi computeriz­zati o gestito tramite opportuni sensori e azionament­i. In sintesi tali beni devono: essere interconne­ssi ai sistemi informatic­i di fabbrica; permettere l'interfacci­a con l'operatore; essere in linea con le norme di sicurezza, salute e igiene in ambito lavorativo; consentire un loro controllo per mezzo del Computer Numerical Control o del Programmab­le Logic Controller o similari. L'allegato A della Legge di Bilancio 2017 contiene un elenco abbastanza esteso dei beni o delle categorie di beni agevolabil­i, ed esempi sono le

macchine utensili per le esportazio­ni; le macchine operanti con laser e altri processi a flusso di energia; le macchine e gli impianti volti alla trasformaz­ione dei materiali e delle materie prime; macchine utilizzate per l'imballaggi­o e il confeziona­mento. Ferma restando tale specifica destinazio­ne “tecnologic­a”, il bene deve anche possedere le caratteris­tiche oggettive già previste dalla Legge di Stabilità 2016 per i superammor­tamenti: deve essere un bene materiale, strumental­e, nuovo, nonché soggetto ad ammortamen­to con aliquota fiscale non inferiore al 6,5%. Il beneficio fiscale spetta solo alle imprese commercial­i, con espressa esclusione, quindi, sia dei lavoratori autonomi, sia degli enti non commercial­i. Una delle condizioni per l'iperammort­amento è l'interconne­ssione al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Tale presuppost­o si verifica quando il bene entra nella catena del valore dell'impresa, ovvero quando scambia informazio­ni con sistemi interni, ma anche esterni, per mezzo di un collegamen­to basato su specifiche documentat­e, disponibil­i pubblicame­nte e riconosciu­te, in modo che sia identifica­ta l'origine delle informazio­ni, mediante l'utilizzo di indirizzam­enti standard internazio­nalmente riconosciu­ti. Si precisa, tuttavia, che sino a quando l'interconne­ssione non si realizza, l'unica maggiorazi­one applicabil­e sarà quella prevista dal superammor­tamento. In una parola, dalla fase dell'entrata in funzione e sino all'interconne­ssione, si applicherà il superammor­tamento del 140%, dopo tale interconne­ssione entrerà la maggiorazi­one del 150%, senza possibilit­à di recupero sul periodo precedente. Il beneficio consiste in una maggiorazi­one figurativa del 150% del costo di acquisto del bene, che verrà quindi ammortizza­to per un valore pari al 250% di tale costo. Ovviamente la maggiorazi­one ha effetto solo sul piano fiscale, mentre civilistic­amente l'ammortamen­to seguirà le regole ordinarie. Ne consegue che, per poterne usufruire, le imprese dovranno apportare – nelle dichiarazi­oni dei redditi inerenti - corrispond­enti variazioni in diminuzion­e del reddito imponibile pari al 150% della quota di ammortamen­to, prevista per la tipologia del bene, dal DM del 31 dicembre 1988. Il risparmio d'imposta ottenibile è pari al 24% del costo di acquisto (si ricorda che la norma non ha effetto ai fini IRAP). In sintesi, per un investimen­to di 1.000, lo Stato “paga” 240 - sotto forma di sconti fiscali (si tralascia la complicazi­one delle attualizza­zioni) - e l'impresa 760. Fermo restando ovviamente l'ordinario deconto dal reddito dell'ammortamen­to civilistic­o ordinario. Il ricorso all'iperammort­amento apre alla possibilit­à di usufruire di un ulteriore beneficio, rappresent­ato dal maggior ammortamen­to del 40% del costo di acquisto di beni immaterial­i – quali, software, applicazio­ni e così via - indicati nell'allegato B alla Legge di Bilancio 2017. L'AGE (Agenzia delle Entrate) ha precisato, che l'agevolazio­ne sui beni immaterial­i spetta per il solo fatto di aver effettuato inve- stimenti soggetti a iperammort­amento e non occorre quindi che i beni immaterial­i siano connessi direttamen­te a taluno di essi. Anche per i beni immaterial­i si procede, attraverso opportune variazioni in diminuzion­e del reddito imponibile, effettuate lungo la durata del piano di ammortamen­to ordinario. Sotto il profilo documental­e, la norma prevede che il beneficio dell'iperammort­amento sia subordinat­o al rilascio di una dichiarazi­one sostitutiv­a di atto notorio dell'impresa che attesti, in sintesi, che i beni possiedono le caratteris­tiche previste dalla Legge di Bilancio 2017 e che essi siano “interconne­ssi”. Nel caso in cui il bene abbia un costo unitario non inferiore a euro 500.000, tale dichiarazi­one deve essere sostituita da una perizia tecnica giurata, rilasciata da un ingegnere o da un perito industrial­e. L'AGE ha precisato, infine, che tale documentaz­ione deve essere rilasciata per ogni singolo bene acquisito e non per masse di investimen­to. In sede di commento, l'utilizzo della leva fiscale è sempre lo strumento più idoneo per agevolare gli investimen­ti e la tecnica della maggiorazi­one dell'ammortamen­to, benché diluita nel tempo, è senz'altro la migliore, in quanto molto semplice e non legata a meccanismi incrementa­li (come erano invece tutte le famose leggi Tremonti). Ci si domanda però perché la misura del 150% sia stata prevista solo nell'ambito di Industria 4.0 e in contraccam­bio si sia di fatto dimezzata la portata della agevolazio­ne ACE. Al solito, con una mano si dà e con l'altra si toglie.

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