Gianmarco Molinari: «Il rischio è il nostro mestiere»
Partiamo dalla buona idea: chi sono i destinatari, quali le applicazioni e quali i mercati?
I destinatari del servizio di Credimi sono le imprese italiane, quelle che incassano le loro fatture mediamente in 85 giorni; in Europa fa peggio solo la Grecia (88) e al mondo la Cina (89). Questi tempi di incasso hanno portato le aziende italiane ad utilizzare ben 600 miliardi di euro di finanziamenti sui crediti commerciali. L'obiettivo è rendere per il responsabile finanziario l'ottimizzazione del capitale circolante, veloce, flessibile e semplice, fornendo una soluzione totalmente digitale.
Avete ricevuto manifestazioni di interesse da parte di investitori italiani e/o stranieri?
Credimi è una S.p.A., il gruppo dei fondatori e dei manager controlla il 60% dell'azienda; il restante 40% è di imprenditori italiani piuttosto noti, tra i quali Nerio Alessandri, Alessandro e Mauro Benetton, Lorenzo Pellicioli, Massimo Tosato, Dante Roscini e una decina di altri che hanno creduto nel progetto già nel 2015 e investito più di 8 milioni di euro. Riceviamo e vagliamo con attenzione continue manifestazioni di interesse da parte di investitori istituzionali, italiani e stranieri.
La vostra innovazione è nata dal tentare nuove strade o dall'aver migliorato l'esistente?
Il finanziare le imprese è un mestiere antico; nel merito quello che facciamo non si discosta molto da quello che fanno le banche tradizionali: valutiamo il merito creditizio delle aziende e dei loro clienti, assegniamo un rating a ognuna di loro, basandoci sulla capacità di ripagare il debito, la solidità del loro business e la capacità di competere sul mercato. Sulla base di questo, decidiamo se concedere il finanziamento e fissiamo un tasso di interesse per l'erogazione. Si può dire che l'innovazione è tutta nel metodo: per valutare le aziende lavoriamo un migliaio di variabili che otteniamo in poche ore, utilizzando il web e le banche dati; queste in- formazioni vengono poi organizzate in un pannello a disposizione di chi deve valutare il rischio e approvare il finanziamento; tutto questo in maniera digitale, senza chiedere ai nostri clienti altra documentazione oltre la Partita IVA e le fatture.
Cambiamento, creatività, rischio: quali di queste parole riconosce come sua attitudine?
Il rischio è letteralmente il nostro mestiere. Finanziamo la crescita delle imprese in maniera innovativa ed efficace. Il nostro obiettivo è cambiare la finanza aziendale.
Il futuro per Credimi è…
Una sfida che stiamo affrontando con convinzione e determinazione. I nostri clienti ci stanno confermando che siamo sulla strada giusta.