«Le infrastrutture prima di tutto»
L'impegno del presidente di Confindustria Avellino: «Siamo disponibili a fare la nostra parte, certi che se riparte il Sud riparte l'Italia intera e si azzera anche il divario fra le due aree del Paese»
Presidente, punto focale della relazione di Andrea Prete è la totale indifferenza della politica verso la crescita zero dell'economia. Una disattenzione che arriva da lontano e che non riconosce all'impresa un ruolo cruciale nello sviluppo del Paese. Condivide questa prospettiva?
Il nostro è un Paese moderno, con grandi potenzialità, è il secondo Paese manifatturiero in Europa, dopo la Germania, ma spesso ci si impegna più nell'alimentare la frammentazione, lo scontro, la disgregazione sociale, che nel potenziare e valorizzare la capacità di fare sistema e sostenere la creatività e l'ingegno, valori distintivi dell'Italia e delle sue imprese.
Nei territori ad elevata tradizione, ma con un livello di sviluppo ancora da potenziare ed espandere come quello irpino, l'iniziativa imprenditoriale assume caratteristiche particolarmente importanti, sia per le opportunità lavorative, sia per le ricadute economiche e sociali. Ma per continuare a investire, il sistema imprenditoriale necessita di fiducia, ardua da recuperare quando vi è incertezza del futuro a causa dell'instabilità politica. Con il diffondere atteggiamenti divisivi difficilmente si cresce, anzi. Si diventa ancora più fragili e soccombenti rispetto a contesti più competitivi e questo, oggi più che mai, non possiamo permettercelo.
Un nodo cruciale per il rilancio delle aree interne, e per creare sviluppo, è la realizzazione di infrastrutture. Nel territorio irpino, riflettori puntati in particolare la linea ferroviaria dell'Alta Capacità e dell'Alta Velocità con la realizzazione della Stazione Hirpinia in località Santa Sofia. Confindustria Avellino da tempo è impegnata ad avviare un serio ragionamento su un concreto progetto di sviluppo che coinvolga enti, imprese e cittadini per superare insieme i singoli perimetri politici e poter guardare alla Valle Ufita come una grande occasione per metterci al pari coi tempi moderni. Abbiamo il privilegio di ospitare la Stazione Hirpinia e una linea ferroviaria di Alta Velocità e Alta Capacità che contemplerà non solo gli spostamenti dell'utenza, ma anche lo snodo delle merci. Rispetto a questa buona opportunità, dobbiamo farci trovare pronti. Siamo a
«Abbiamo il privilegio di ospitare la Stazione Hirpinia e una linea ferroviaria di Alta Velocità e Alta Capacità che contemplerà non solo gli spostamenti dell'utenza, ma anche lo snodo delle merci. Rispetto a questa buona opportunità, dobbiamo farci trovare pronti»
meno di un chilometro dal luogo dove sorgerà questa moderna infrastruttura, che contribuirà allo sviluppo della nostra Terra. Ai lavori della linea ferroviaria, bisognerà affiancare la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali necessarie per le connessioni e la valorizzazione di questo straordinario attrattore. Stazione passante è il concetto moderno, già sperimentato con successo nelle Stazioni di Reggio Emilia (Mediopadana) e Afragola, in cui i treni fermano sulla rotta e ripartono velocemente, riducendo i tempi di percorrenza. La straordinaria combinazione fra AV e AC consentirà lo scambio ferro gomma, contribuendo notevolmente anche alla riduzione di emissioni.
Stazione Hirpinia è fra le più importanti opere infrastrutturali di modernizzazione del Paese, e siamo certi possa cambiare le sorti del nostro Mezzogiorno e delle zone interne grazie alla riduzione dei tempi di percorrenza favorisce gli spostamenti. Oltre alla stazione è importante realizzare la piattaforma logistica a servizio di un vasto territorio, che ospita importanti realtà industriali, e diventare così attrattore per altri investimenti.
Siamo fiduciosi nel supporto e nella collaborazione di Rete Ferroviaria Italiana e del gruppo Salini, tra l'altro presenti con autorevoli esponenti nel corso della nostra Assemblea Pubblica, tenutasi il 29 novembre scorso. Confindustria Avellino con i Comuni del comprensorio, il Consorzio ASI, si propongono sin da ora come validi interlocutori e offrono collaborazione al Commissario Gentile, a supporto del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) Napoli-Bari, in essere con Invitalia, affinché possano essere resi fruibili tutti gli strumenti e le agevolazioni previsti per sostenere gli investimenti pubblici e privati, anche con il coinvolgimento di autorevoli esperti, portatori di virtuose esperienze.
La stazione Hirpinia è un'occasione straordinaria anche per ripopolare e rivitalizzare i nostri splendidi borghi, attraendo utenza da territori campani ad altissima densità abitativa. Con modesti investimenti si possono ripopolare residenze accoglienti e sicure, ricostruite dopo il sisma, oggi inutilizzate. La stazione collegherà il nostro territorio ai grandi centri, proprio come una metropolitana connette le periferie delle grandi città, come è già avvenuto ad esempio con la Mediopadana di Reggio Emilia. Siamo disponibili a fare la nostra parte, perché vogliamo diventare competitivi con i contesti europei, certi che se riparte il Sud riparte l'Italia intera e si azzera anche il divario fra le due aree del Paese.
Buone notizie, finalmente, anche per un'altra importante infrastruttura attesa dal territorio irpino da 40 anni: la Lioni-Grottaminarda.
Sì, riprenderanno tra pochi giorni i lavori per il completamento del tratto di strada Lioni - Grottaminarda, rimasti fermi per l'incomprensibile mancata proroga del Commissario. Una disgraziata avventura che volgerà finalmente al termine, dopo il blocco di undici mesi per il mancato rinnovo della struttura commissariale. Un danno gravissimo per il territorio, le imprese ed i lavoratori. Fortunatamente la Regione Campania si è fatta carico del completamento di quest'opera importantissima, che consentirà il collegamento veloce e sicuro fra l'autostrada A16 (la Napoli Bari) con l'autostrada A3 (la Salerno Reggio Calabria), atteso ormai da troppo tempo.
Dilaga il fenomeno migratorio specie delle migliori energie del Mezzogiorno. Come arginarlo?
In Irpinia ci proviamo ormai da qualche anno con l'ITS Antonio Bruno, che prepara quadri intermedi specializzati in un'area strategica per lo sviluppo delle imprese come quella della meccatronica, fondamentale per governare e sfruttare il potenziale delle soluzioni di Industria 4.0. Al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, abbiamo chiesto impegno a rifinanziare gli ITS. Sono tanti gli apprezzamenti che riceviamo dalle imprese per l'alta formazione di figure professionali, prima irreperibili sul territorio. Questo significa creare opportunità e garantire il futuro ai nostri giovani che lavoreranno in zona, non costringendoli ad abbandonare i sogni e gli affetti; questo significa stabilizzarli in ruoli rilevanti, innescando un processo virtuoso di crescita socio-economico.
Il potenziale è enorme, sia per quello che il mondo della formazione può dare a noi imprenditori, sia per quanto le nostre aziende possono dare al mondo della formazione.