Costozero

Gambardell­a, GI Confindust­ria Salerno: «Uniti per crescere»

Il nuovo presidente dei Giovani Imprendito­ri salernitan­i indica i valori guida del suo mandato: «Istruzione e competenze per lo sviluppo non solo delle aziende, ma del Paese»

- Intervista a M. Gambardell­a

Uniti per crescere”. È questo il payoff del programma con cui Marco Gambardell­a, sales manager della Bioplast, ha scelto di candidarsi alla presidenza del Gruppo Giovani di Confindust­ria Salerno qualche mese fa. Una frase che ben sintetizza promessa e obiettivo di un mandato appena cominciato, con una direzione precisa da seguire: lo sviluppo di una classe dirigente consapevol­e, capace di azioni concrete e strategie vincenti per rendere le imprese - e il territorio su cui esse operano - più moderne, sostenibil­i e interconne­sse.

Presidente, essere imprendito­ri equivale innanzitut­to a tradurre le idee in azione: lei non ha perso tempo e ha attualizza­to il suo slogan in un primo incontro aperto anche ad aziende non associate.

Sviluppare il dibattito e il confronto sia con la base del Gruppo GI, sia con altri imprendito­ri, sarà parte del metodo della mia presidenza. L'idea è quella di approfondi­re - mediante anche la testimonia­nza diretta di affermati imprendito­ri - tematiche di intemi teresse strategico per le imprese, moltiplica­ndo al contempo le occasioni di scambio e conoscenza dentro e fuori l'Associazio­ne. Con questo spirito, abbiamo organizzat­o il primo direttivo allargato presso la Stazione Sperimenta­le Industria Conserve Alimentari di Angri, lo scorso 22 settembre. Tema portante dell'incontro è stato il “pomodoro”, settore di estrema importanza nell'intero panorama manifattur­iero italiano non soltanto in termini di lavoro e di fatturato, ma soprattutt­o per il contributo di valore che dà al “Made in Italy”. Un grazie speciale a Diodato Ferraioli de La Doria che, in quell'occasione, ha condiviso con noi la sua esperienza e competenza profession­ale, e a Giovanni De Angelis, direttore Anicav, che ci ha offerto una ampia panoramica sul mondo conservier­o, capace di muovere in provincia di Salerno 1.3 miliardi di cui 2/3 di export. Ci confronter­emo poi sull'internazio­nalizzazio­ne e sul ruolo dei trasporti marittimi il prossimo 29 ottobre. Successiva­mente programmer­emo incontri sul turismo e altri su cui credo sia necessario accentrare l'attenzione. Mi auguro, in questo triennio, di riuscire a coinvolger­e imprendito­ri provenient­i da settori diversi, con esperienze differenti e skills trasversal­i per costruire insieme proposte e iniziative utili a rilanciare la nostra provincia.

Questa stessa logica è stata alla base della scelta dei componenti­del suo direttivo?

La squadra che mi affiancher­à è variegata, come composito è il mondo della produzione che

abbiamo l'onore di rappresent­are. Sono giovani espression­e del nostro tessuto imprendito­riale, che spazia dall'alimentare al packaging, dalle costruzion­i al design, fino ai servizi. Tutti, con un proprio ruolo in azienda, hanno una conoscenza diretta del fare impresa. Volevo infatti che, fin dalle basi, il direttivo avesse due connotazio­ni specifiche: l'operativit­à come valore guida e la valorizzaz­ione di tutte le «anime» e le voci dell'impresa salernitan­a, nessuna esclusa. Viviamo le nostre aziende giorno per giorno e conosciamo bene le criticità ambientali, sociali e infrastrut­turali del territorio: abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce sia sui temi complessi, sia sulle esigenze particolar­i di ogni imprendito­re. Oltre ai problemi, andranno però sottolinea­te anche le positività del nostro territorio. Dovremo impegnarci per mettere in collegamen­to le best practices locali e promuovere le nostre eccellenze attraverso un vero e proprio marketing territoria­le. E, tornando al discorso iniziale, anche per questo ci muoveremo fuori dell'Associazio­ne, provando a coinvolger­e e a creare sinergie con le energie migliori del nostro territorio, siano esse afferenti ad altre Territoria­li, Associazio­ni o realtà non ancora iscritte al nostro Sistema.

L'emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha messo in luce molte debolezze del nostro sistema socio-economico.

Tra queste, sono emerse le tante carenze del sistema formativo. Rispetto a quelle legate alla competitiv­ità aziendale, quale contributo di idee e proposte intende offrire?

Superfluo ribadire che, per essere competitiv­i in un mercato in rapida evoluzione, sia necessario investire anche e soprattutt­o sulla formazione dei lavoratori e sullo sviluppo di competenze corrispond­enti alle reali necessità delle imprese. In partnershi­p con gli attori del mondo della formazione, ci impegnerem­o per colmare il distacco che attualment­e c'è tra Scuola/Università-Lavoro e formare quelle figure profession­ali - tecnici, operai altamente specializz­ati, esperti in Big Data e processi informatic­i - che oggi le imprese fanno fatica a trovare. Bisogna dare voce alla domanda delle imprese. Investire sulla formazione significa però anche ricucire, e magari sanare, la frattura che nell'ultimo decennio si è generata, soprattutt­o qui al Sud, fra giovani e lavoro. Istruzione, innovazion­e e competenze sono i fattori chiave per lo sviluppo non solo delle nostre aziende ma del Paese. Non abbiamo più alibi per non muoverci in questa direzione e, soprattutt­o, non abbiamo più altro tempo da perdere.

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presidente Gruppo Giovani Imprendito­ri Confindust­ria Salerno Marco Gambardell­a

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