Con la Borsa Mediterranea di Paestum riparte il turismo archeologico
Una edizione, la XXIII, dedicata alla sostenibilità e proiettata a modelli e progettualità che possano rappresentare opportunità per i territori
Il programma della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum dal 19 al 22 novembre 2020, vede protagonista il turismo culturale all'insegna dell'esperienza unica e autentica. Oggi più che mai, infatti, qualsiasi offerta deve avere i caratteri della sostenibilità, che come si evince dal ricco programma, è l'altro tema importante di questa edizione. Dunque, un nuovo modo di proporre e vivere il turismo, oltre all'invito ad aumentare gli standard di qualità, al rinnovamento e all'adeguamento delle strutture. Nel 2021 dobbiamo ribaltare i dati del nostro incoming, contrassegnati fino al 2019 dal 50% di stranieri e dal 50% di italiani: allora, più Italia in Italia e più Europa in Italia. ICOMOS e ICOM hanno scelto la BMTA per svolgere le Assemblee Annuali dei Soci 2020, annullate nei mesi del lockdown. «Paestum è il luogo più naturale in cui ritrovarsi. ICOMOS, organo consultivo dell'Unesco e i professionisti museali dell'ICOM, associato all'Unesco e organo consultivo delle Nazioni Unite, desiderano farlo in presenza. In quest'anno da dimenticare, Paestum con la sua BMTA rappresenta la ripartenza del turismo archeologico», ha dichiarato il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli.
«Occorre riqualificare la nostra offerta, in quanto la consapevolezza dei rischi e del non rispetto del pianeta, cui ci ha riportato l'attuale pandemia, è motivo per intraprendere da subito un turismo sostenibile nel segno della unicità, dell'accessibilità, della destagionalizzazione e rispettoso dell'ambiente. Il viaggiatore della società contemporanea è sempre più alla ricerca di emozioni e di soddisfare bisogni di conoscenza, ossia di fare turismo esperienziale alla ricerca di luoghi e momenti, che rispecchino i valori personali. Per i grandi attrattori archeologici è fondamentale ragionare sui flussi turistici: l'approccio sostenibile in questo caso deve essere una modalità per visitare i luoghi nel rispetto del bene culturale. Ma turismo sostenibile significa soprattutto valorizzazione del territorio, riscoperta delle aree interne e conoscenza del patrimonio minore, che comunque è un pezzo della nostra identità. Attraverso il racconto delle destinazioni archeologiche minori si favorirà la scoperta del territorio, puntando su un'economia anche circolare. Parlare di turismo culturale e sostenibile significa soprattutto affrontare tante sfaccettature, non solo ambientali, ma anche sociali e politiche: è un discorso ampio e importante per il futuro dei nostri territori e della nostra madre Terra».
Oltre alla presenza nel salone espositivo di new entry come Roma Capitale, Provincia di Trento, Visit Brescia e Fondazione Vulci, le conferme prestigiose del MiBACT con 300 mq di spazio, di Automobile Club d'Italia, della Regione Siciliana, di Visit Romagna.
Nella Conferenza “I Parchi per la valorizzazione del patrimonio archeologico in chiave più esperienziale e sostenibile” si discuterà sulla valorizzazione dei territori, che deve essere improntata da una governance sostenibile, che ha negli stakeholder la chiave per individuare contenuti e strumenti per promuovere una offerta contrassegnata da unicità, accessibilità, percorsi sensoriali ed emozionali, ecocompatibilità, tipicità, dove le identità sono protagoniste. In questo contesto Federparchi, Automobile Club d'Italia, Confagricoltura, Legambiente, Touring Club Italiano condividono la neces
sità di pensare anche a una mobilità contemporanea, che guardi al prossimo futuro e che integri l'automobile con i nuovi mezzi di trasporto e con l'innovazione sostenibile. Avendo ACI già sperimentato progetti che trovano il miglior equilibrio possibile tra auto e natura, proprio in quest'ottica, le vetture citycar 100% elettriche all'interno dei Parchi Nazionali, partendo con un progetto proprio nel nostro Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, potrebbero rappresentare un progetto itinerante di educazione alla eco-sostenibilità. Il recente protocollo tra Federparchi, Confagricoltura e Legambiente rafforza la capacità di fare sistema attraverso la condivisione di politiche di marketing locali volte a indirizzare le strategie turistiche nelle aree montane, appenniniche e costiere per uno sviluppo di una agricoltura orientata alla diversificazione a 360°, che integri non solo aspetti produttivi ma anche ambientali. Il nuovo programma di certificazione dei “Cammini e Percorsi” a cura del Touring Club Italiano guarda nella stessa direzione, favorendo un percorso di miglioramento dei territori. Agli operatori turistici il compito di esserne ambasciatori e di promuoverne la narrazione, offrendo un modo di viaggiare all'insegna dell'autenticità dell'esperienza turistica, in totale coerenza con gli attuali trend della domanda.
Nella Conferenza “Il treno storico per la connessione territoriale delle destinazioni archeologiche”, nell'ambito “dell'Anno del treno turistico” indetto per il 2020 dal MiBACT, viene presentata una nuova forma di turismo, che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro Paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie. Esistono 800 KM di tratte ferroviarie in disuso e abbandonate, che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori densi di storia e cultura. I treni rappresentano l'antico progresso, la produttività e la connessione tra tutti i piccoli territori che attraversano e puntando i riflettori sulle ferrovie turistiche, in particolare quelle storiche, i viaggiatori possono riscoprire un patrimonio immenso, fatto di antichi tracciati, gallerie e vecchi convogli che rievocano il passato del nostro Paese. La Fondazione FS, nell'ambito delle tratte interessate dai treni storici, dedica grande attenzione ai territori con destinazioni archeologiche. In Campania i turisti hanno una ampia offerta di itinerari, da “Archeotreno Campania” (da Napoli a Sapri con fermate a Ercolano, Pompei, Paestum, Ascea Velia) a “Reggia Express” e “Pietrarsa Express”. Nella 1a Conferenza Mediterranea del Turismo Archeologico Subacqueo in memoria di Sebastiano Tusa sarà lanciata dalla BMTA la proposta al Consiglio d'Europa di un “Itinerario Culturale Europeo dei siti archeologici subacquei”. L'Italia esprime realtà straordinarie (il Parco Sommerso di Baia, la Sicilia con 23 itinerari tra cui spiccano Pantelleria, Ustica, le Egadi, l'area marina protetta del Plemmirio a Siracusa), che sono, a pieno titolo, una risorsa chiave per il turismo responsabile e lo sviluppo sostenibile, rappresentando una valenza culturale dei territori, nei quali insistono i principali siti.I siti sommersi sono meta di un numero sempre maggiore di turisti subacquei. Il viaggiatore, oggi, è alla ricerca sempre più di un turismo esperienziale autentico a contatto con la natura e le identità territoriali, per cui un'anfora, un'ancora o una struttura antica conservatesi sott'acqua sono parte integrante del mondo naturale e non più solo manufatti. Il turismo archeologico in immersione ha, dunque, caratteristiche che per un verso lo rendono un'esperienza unica e, per l'altro, potenziano alcuni elementi presenti anche nel turismo abituale. Una edizione, dunque, proiettata a modelli e progettualità che possano rappresentare opportunità per i territori. Per info: www.bmta.it