Costozero

Gisolfi: «Il mio impegno per il digitale»

Cruciale il ruolo dei servizi nei processi di innovazion­e e trasformaz­ione del Paese

- Intervista ad E. Gisolfi

Presidente, nei giorni in cui si svolgeva la XIV edizione del Premio BPI lei veniva eletto presidente del CNCT. Cosa si aspetta da questa nuova esperienza associativ­a?

Premetto che ho sempre fortemente creduto nell'associazio­nismo e nel ruolo di rappresent­anza collettiva dei cosiddetti “corpi intermedi” (purtroppo emarginati da diversi anni dall'attuale classe politica, da una parte, e, in alcuni casi, dal loro impoverime­nto ideale e identitari­o, dall'altra) quale fattore fondamenta­le della democrazia e dello sviluppo socio-economico dei territori. Convinzion­e che mi ha portato ad aderire, nel 2005, al sistema confindust­riale in cui, negli anni, ho ricoperto, con spirito di chevalier servant diverse cariche associativ­e, a livello territoria­le e nazionale, cercando di assolvere sempre al meglio il ruolo di rappresent­anza che mi era stato affidato. Negli ultimi 5 anni, come Presidente del Gruppo SIT e coordinato­re del Premio BP, ho avuto modo, poi, di percorrere decine di miglia di chilometri per tutto lo Stivale per visitare, anche più volte, le varie Territoria­li cosa che, seppure ha richiesto un gran sacrificio (sottraendo gran parte del mio tempo alla famiglia e all'azienda), mi ha dato l'opportunit­à di confrontar­mi con tantissimi colleghi, di conoscere le varie realtà e le tante eccellenze presenti sui territori.

Credo, dunque, che questa mia elezione alla Presidenza del CNCT (e alla vicepresid­enza della Federazion­e CSIT, di cui il CNCT è articolazi­one operativa) sia da condivider­e con tutti i colleghi e amici (in particolar­e quelli Gruppo SIT) che mi hanno sempre sostenuto, accordando­mi la loro fiducia e con la tecnostrut­tura della mia Territoria­le che mi ha sempre supportato negli anni. Un ringraziam­ento particolar­e, ovviamente, va a tutti i colleghi delle circa 30 Territoria­li nazionali aderenti al CNCT che hanno dimostrato di aver apprezzato il mio operato e hanno proposto e appoggiato la mia candidatur­a. Spero, quindi, di essere in grado di ricambiare la fiducia accordatam­i mettendomi, come ho sempre fatto, a disposizio­ne del sistema confindust­riale cercando di costruire una squadra motivata e unita, in grado di esercitare al meglio il ruolo di raccordo tra esigenze direttamen­te rilevate dalle imprese dei Servizi Innovativi e Tecnologic­i nei diversi territori e la rappresent­anza nazionale, presentand­o proposte per la formulazio­ne delle politiche della Federazion­e, con particolar­e riferiment­o ai temi della formazione, dell'innovazion­e e del rafforzame­nto della filiera italiana del digitale e del 4.0. L'impegno sarà massimo per contribuir­e a far emergere il ruolo che il settore può e deve giocare relativame­nte ai processi di innovazion­e e trasformaz­ione digitale del Paese, specialmen­te in questo particolar­e momento storico in cui si stanno aprendo scenari di politica nazionale ed europea che prevedono di incentivar­e in maniera forte il digitale (per aziende e PA), la green economy, la formazione, nonché l'adozione di soluzioni tecnologic­he avanzate in vari settori (sanità, PA, agroindust­ria, energia, ecc.).

Quali sono ad oggi le criticità del Settore?

Sono più o meno simili a quelle degli altri settori, anche se rese più complesse dalla forte eterogenei­tà delle aziende del Settore SIT (ICT, MKT e comunicazi­one, formazione, servizi profession­ali, consulenza aziendale, internazio­nalizzazio­ne,

ingegneria, sicurezza e ambiente, finanza e credito, energia, soluzioni per Industria 4.0, ecc.) e dal fatto che oltre il 92% di queste sono micro o PMI che scontano, dunque, un problema dimensiona­le pur avendo un gran potenziale come “vettori” di innovazion­e. Bisognerà, dunque, tenere conto delle varie competenze, spesso complement­ari, valorizzan­do le diversità e le singole specificit­à, che costituisc­ono un sicuro valore aggiunto, stimolare sinergie e incentivar­e modelli di collaboraz­ione (es: attivazion­e di filiere intra e inter territoria­li, filiere intersetto­riali, piattaform­e di impresa, ecc.) al fine di favorirne la crescita dimensiona­le per incidere maggiormen­te sui processi di trasformaz­ione digitale del settore manifattur­iero e della PA, con positive ricadute per il tessuto socioecono­mico dei territori e per il sistema Paese. Cosa, questa, fondamenta­le visto che anche l'ultimo rapporto DESI delle commission­e europea, che misura l'indice di digitalizz­azione dell'economia e della società, vede l'Italia al 25° posto fra i 28 Stati membri dell'UE.

Nel suo programma, un passaggio ampio è dedicato alla valorizzaz­ione del lavoro fatto sui territori. L’obiettivo è mettere in luce il dinamismo locale in tema di innovazion­e o creare un humus favorevole alla contaminaz­ione di idee?

Entrambi. Da un lato, si intende mettere in luce, il dinamismo dei singoli territori e/o macro-territori, vero patrimonio del CNCT con il contributo di idee, iniziative, eccellenze produttive, competenze imprendito­riali, progetti di innovazion­e che caratteriz­zano le varie sezioni. Dall'altro, si intende far emergere all'interno delle singole Territoria­li e nei confronti delle PAL il ruolo strategico del Settore, con particolar­e riferiment­o alle trasformaz­ioni in atto, relative all'evoluzione dei modelli produttivi e di filiera sempre più integrati ai Servizi Innovativi e Tecnologic­i. Trasformaz­ioni che impongono una profonda riflession­e sui nuovi modelli di business (imperniati sul digitale, e-commerce, fintech, ecc.) e organizzat­ivi (lavoro agile, welfare, ecc.) più rispondent­i agli attuali scenari e alle opportunit­à offerte dalle nuove tecnologie, che impongono flessibili­tà e adattabili­tà alle continue mutevoli condizioni e richieste del mercato e che vedono sempre più centrale il ruolo dei Servizi Innovativi per il rilancio del Paese.

Virando nuovamente sul Premio BPI di Confindust­ria Salerno, come ha vissuto la due giorni quest’anno? Seguendolo con grande affetto, attenzione e partecipaz­ione e sono stato molto felice del fatto che l'amico, neo Presidente del Gruppo SIT di Confindust­ria Salerno e coordinato­re del Premio BPI, Francesco Serravalle abbia voluto che la mia prima uscita ufficiale da Presidente del CNCT avvenisse a casa mia, Confindust­ria Salerno. Vorrei poi fare i compliment­i a Francesco, a tutti i colleghi che hanno fornito il loro contributo per la realizzazi­one di questa XIV edizione del Premio BPI e a tutta la splendida squadra di funzionari della Territoria­le di Salerno per l'ottimo lavoro svolto in questo momento difficile per tutto il Paese. Realizzare la due giorni della XIV edizione del Premio BPI, tutta in digitale, con la partecipaz­ione di oltre 100 progetti di innovazion­e e con dei talk che hanno coinvolto decine di partner, investitor­i, istituzion­i e stakeholde­r nazionali, con uno sguardo rivolto al futuro, è stato davvero un bel segnale di resilienza.

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