Rienergy esco srl e Stalbum, esempio virtuoso di economia circolare
a cura della redazione
Un progetto di avanguardia tecnologica che mira ad assicurare, nella Piana del Sele, lo smaltimento dei reflui prodotti da circa 20.000 capi bufalini e a perseguirne la valorizzazione mediante la produzione di biometano e concime biologico organico di altissima qualità
La Piana del Sele si caratterizza per una fiorente economia agroindustriale che vede nella filiera della mozzarella di bufala e nella produzione ortofrutticola di IV gamma i suoi fiori all'occhiello. La mozzarella di bufala campana è oramai stabilmente il quarto prodotto a marchio DOP in Italia, il primo nel Mezzogiorno. Allo stesso modo del comparto bufalino la filiera del Fresco confezionato (IV gamma) ha visto un impressionante sviluppo nell'ultima decade con un conseguente aumento di impianti serricoli in tutta l'area, rendendola di fatto l'areale serricolo con maggiore produzione a livello nazionale. Se da un lato la florida economia agroindustriale ha rappresentato opportunità di sviluppo, di investimento e occupazionali, dall'altro ha dato luogo a problematiche di estrema rilevanza ambientale. Per quanto riguarda la filiera agro-zootecnica, l'elevata concentrazione di capi bufalini in aree limitate di territorio ha determinato importanti problematiche relative alla gestione dei reflui.
Questi ultimi contengono, infatti, azoto in forma prevalentemente organica. Dal momento che i reflui vengono soprattutto smaltiti ricorrendo alla pratica dello spandimento sul suolo, si sono determinati gravi fenomeni di inquinamento, in particolare, ma non solo, legati all'arricchimento di composti azotati delle acque di falda. Per quanto riguarda invece il comparto ortofrutticolo della “IV gamma”, l'applicazione di tecnologie agricole fortemente intensive - combinate ad un non-corretto apporto di nutrienti sul suolo - determina forti squilibri nei cicli del carbonio e dell'azoto. L'elevata concentrazione di impianti serricoli sta portando ad un impoverimento in termini di carbonio organico e, quindi, ad un vero e proprio processo di desertificazione del suolo agricolo. È in tale scenario che va ad inquadrarsi STALBUM, la proposta progettuale delle RIENERGY esco srl. L'idea è di realizzare un ciclo virtuoso di trattamento degli effluenti zootecnici, finalizzato da un lato, ad assicurare lo smaltimento dei reflui prodotti da circa 20.000 capi bufalini, dall'altro a perseguirne la valorizzazione mediante la produzione di biometano e concime biologico organico di altissima qualità. Per conseguire tale risultato saranno realizzati nella provincia di Salerno due impianti gemelli che vedranno l'utilizzo di moderne tecnologie nell'ambito dell'ingegneria ambientale. Gli impianti alimentati con reflui zootecnici saranno in grado di trasformare questi ultimi in metano e concime biologico, senza alcuna altra produzione di sottoprodotti, eliminando de facto lo spandimento sul suolo. Il metano biologico sarà utilizzato in alternativa al fossile con la conseguente riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.