Patrimonio, come proteggerlo attraverso il trust
Per prevenire possibili rischi, bisogna attuare una strategia che permetta, pianificandola, la massima separazione del patrimonio personale e familiare da quello aziendale
Vuoi proteggere il tuo patrimonio e non sai esattamente come fare? Se anche tu hai l'esigenza di proteggere quello che tu hai costruito con le tue capacità imprenditoriali ed il tuo sacrificio, credo che ti sia utile leggere questo articolo.
Durante i precedenti periodi di forte incertezza e grandi dubbi sul futuro economico, come quello che stiamo vivendo, per prevenire possibili rischi patrimoniali bisogna attuare una strategia che permetta la massima separazione del patrimonio personale e familiare da quello aziendale. La strategia più efficace per prevenire possibili futuri stress patrimoniali prevede una corretta pianificazione.
In questo articolo sarà esaminata una delle alternative per raggiungere questo obiettivo, il Trust. Oggi il Trust fa stabilmente parte del nostro mondo economico-giuridico.
Ci sono e ci sono stati, sicuramente, diversi casi “patologici” dell'utilizzo dell'istituto: c'è ancora chi "vende" il Trust come una soluzione sofisticata per sfuggire ai creditori, il fisco in primis, in "stato di crisi" conclamato, esponendo il cliente a conseguenze gravissime, anche penali, di sottrazione fraudolenta in danno dei creditori. Qui vorrei soffermarmi sull'aspetto fisiologico. Il Trust è quello strumento giuridico in cui un soggetto, indicato come “disponente”, o “settlor”, trasferisce la proprietà di determinati suoi beni a un altro soggetto (detto “trustee”), affinché questi raggiunga un certo scopo, indicato dal disponente, mediante lo svolgimento di un'attività, giuridica o materiale, inerente i beni affidatigli; i beni sono poi destinati, normalmente, allo scadere del Trust a soggetti (i beneficiari finali) che vengono individuati dal disponente. Il Trust è utile anche all'impresa, ad esempio per cercare di organizzare un efficiente passaggio generazionale; inoltre, per impedire che l'azienda di famiglia finisca sotto il controllo di "mani sbagliate" che ne determinino la fine; ancora, per agevolare l'imprenditore nell'esplicazione della sua attività (Trust per gestire patti di sindacato, Trust istituii a garanzia di pagamenti o di cauzioni, Trust finalizzati a supportare il buon esito di procedure concorsuali, etc.). Il Trust è un istituto giuridico assai complicato che, non trovando diretta regolamentazione nel nostro ordinamento, viene regolato da normativa straniera scelta nell'atto istitutivo che deve "armonizzarsi"; quindi, è necessario rivolgersi a professionisti affidabili ed esperti per la sua predisposizione e regolamentazione. Il trustee diviene l'effettivo proprietario dei beni affidatigli dal disponente ed è il trustee a dover attuare il programma che
«Ci sono e ci sono stati, sicuramente, diversi casi “patologici” dell'utilizzo dell'istituto: c'è ancora chi "vende" il Trust come una soluzione sofisticata per sfuggire ai creditori esponendo il cliente a conseguenze gravissime, anche penali»
il disponente gli ha indicato, per trasmettere poi il patrimonio ai beneficiari finali del Trust. Per l'utilizzo del Trust "nel mondo dell'impresa", vorrei soffermarmi sulla protezione patrimoniale e sulla segregazione. In epoca di acuta crisi economica si moltiplicano le responsabilità e i rischi imprenditoriali e professionali, la richiesta di istituire un Trust è spesso connessa allo scopo di realizzare la protezione del patrimonio: non solo i beni "professionali" o aziendali, ma anche quelli di stretto utilizzo personale (come la casa di abitazione) nonché i risparmi di una vita.
Si può serenamente affermare che un Trust istituito per finalità che l'ordinamento riconosce meritevoli di tutela, indubbiamente ha, in via indiretta, protezione patrimoniale ed effetto segregativo. Ad esempio, il Trust istituito dal genitore per garantire ai figli di continuare ad abitare nella casa paterna e di percepire i redditi dei beni di famiglia, per destinarli alle loro spese di mantenimento, istruzione, formazione e svago, eviterebbe che in caso di disavventure economiche del disponente, o dei figli i suoi creditori possano soddisfarsi sui beni ormai istituiti in Trust. Ovviamente, l'istituzione del Trust non può, però, in alcun modo servire a evitare l'azione revocatoria (articolo 2901 cc), quando il debitore abbia compiuto gli atti in questione conoscendo il pregiudizio che con ciò avrebbe arrecato alle ragioni del creditore o, trattandosi di atto anteriore al sorgere del credito, l'atto fosse dolosamente preordinato al fine di pregiudicarne il soddisfacimento. Ma l'istituzione di un Trust effettuato da un imprenditore "in periodo di serenità aziendale", in assenza di debitorie salvo quelle ordinarie e correnti, lo porrebbe al riparo da ripercussioni negative: si pensi al caso di
possibile prevedere che i beni conferiti in Trust siano liberamente alienabili, possano fungere da garanzia per terzi ed a beneficio dei soggetti individuati dal disponente»
fideiussioni rilasciate dai soci in favore di Banche; o alle società di persone e all'annoso caso delle società di capitale di famiglia o a ristretta compagine sociale, ove gli accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate vengono "ribaltati" negativamente sui soci con la possibilità di aggredire i loro beni personali. Nel caso di specie, la fideiussione concessa da un imprenditore (che ha già conferito in Trust parte dei propri beni), sorgendo successivamente all'atto istitutivo del Trust, comporterebbe che nell'ipotesi patologica della sua escussione, i beni conferiti in Trust non sarebbero aggredibili. È possibile prevedere, ad esempio, che i beni conferiti in Trust siano liberamente alienabili, possano fungere da garanzia per terzi ed a beneficio dei soggetti individuati dal disponente (anche a vantaggio dello stesso disponente). Il Trust può essere una soluzione efficace e del tutto lecita, per proteggere il tuo patrimonio. Il Trust, naturalmente, può essere intestatario di conti correnti bancari, può acquistare azioni o sottoscrivere quote societarie e può effettuare investimenti attraverso fondi comuni e Sicav.