Gli strumenti ci sono: bisogna usarli meglio e di più
Leggendo gli articoli di questo numero di Diabete Magazine, noterete che ricorrono spesso alcuni temi: prevenzione, approccio multidisciplinare, diagnosi e trattamento precoce. Sono queste infatti le strategie da mettere in campo per arginare la grande diffusione del diabete a livello globale.
Per farlo, abbiamo bisogno anche della tecnologia, del digitale e dell’Intelligenza Artificiale.
Come ogni strumento che l’uomo ha creato dagli albori dei tempi, è l’uso che se ne fa a renderlo buono, utile, efficace, mentre spesso è l’abuso a trasformarlo in qualcosa di nocivo e pericoloso.
Negli ultimi anni, sono stati creati e messi a disposizione per il trattamento del diabete diversi strumenti: algoritmi per agevolare diagnosi precoci, dispositivi che migliorano la gestione sia in termini di somministrazione dell’insulina sia in termini di controllo della glicemia, farmaci innovativi che non solo riducono il glucosio nel sangue, ma aiutano a perdere peso o a proteggere il cuore, app e piattaforme digitali per il trasferimento, la condivisione e l’elaborazione di dati tra medico e paziente e di informazioni tra i diversi specialisti.
Tutte queste opportunità non sempre però sono sfruttate a pieno, per motivi diversi: c’è poca consapevolezza da parte dei pazienti dei rischi e dell’importanza della prevenzione, e anche dell’aderenza alla terapia, una certa inerzia terapeutica da parte del medico nel proporre nuovi farmaci e adattare la terapia, una disparità di trattamento tra le diverse Asl e le varie regioni, scarso o non sufficiente impiego della tecnologia e della digitalizzazione nell’assistenza sanitaria.
Come leggerete, tutti questi aspetti invece, possono fare la differenza: possono rendere il trattamento più efficace, evitare complicanze o esordi drammatici del diabete, migliorare la qualità della vita dei pazienti, ridurre i costi della sanità pubblica e, ultimo ma non meno importante, possono salvare vite umane. Un esempio su tutti? Il primo screening per il diabete di tipo 1 e la celiachia sulla popolazione generale giovanile mai realizzato al mondo. Dove? Proprio in Italia! Per saperne di più leggete un ampio articolo a pag. 34