MORTO IL PRIMO PAZIENTE CON DIABETE CURATO CON LE CELLULE STAMINALI
Si chiamava Brian Shelton, aveva 66 anni, viveva in Ohio (USA) e ha convissuto con il diabete di tipo 1 per oltre 40 anni, fino al 29 giugno 2021 quando, grazie a un trapianto di cellule staminali, il suo corpo aveva ricominciato a produrre insulina. Shelton era stato infatti il primo partecipante allo studio clinico di Vertex per VX-880, una terapia innovativa su cellule staminali completamente differenziate in cellule delle isole pancreatiche produttrici di insulina, di cui avevamo parlato all’epoca del lancio del trial anche sul nostro giornale. Purtroppo Shelton è deceduto il 27 dicembre 2023 e questo ha indotto l’azienda farmaceutica Vertex a sospendere momentaneamente lo studio.
Dopo il successo del trapianto, in molti avevano usato la parola “cura” riferendosi al trattamento con VX-880, perché il paziente non aveva più bisogno di iniettarsi insulina. In realtà, non si trattava e non si tratta ancora di una cura definitiva, perché, pur non dovendosi iniettare insulina, Shelton aveva bisogno di fare una terapia immunosoppressiva per evitare il rigetto delle cellule impiantate.
Pur avendo la Vertex dichiarato che la morte di Shelton non è correlata a VX-880, come da una nota pubblicata dal Diabetes Research Institute, diretto dal professor Lorenzo Piemonti, principal investigator dello studio per il sito italiano di Milano, il trial è stato prudenzialmente sospeso in attesa di una completa revisione dei dati da parte del comitato indipendente di monitoraggio e dei regolatori globali, per capire se effettivamente la morte di Shelton sia in qualche modo correlata al trattamento o no. Ciò vuol dire che non verranno reclutati nuovi pazienti al momento, mentre lo studio continuerà per gli attuali pazienti coinvolti, in attesa che si faccia piena luce su quanto accaduto nell’interesse e per la sicurezza dei partecipanti.