Il futuro DELLA TERAPIA
Obesità e diabete sono due patologie dalle molteplici cause e svariate complicanze che interessano varie parti dell’organismo, per cui necessitano non solo di un approccio multidisciplinare, ovvero di un team di diversi specialisti che prendano in carico il paziente, ma anche di tutte le innovazioni tecnologiche e farmacologiche disponibili. Se n’è discusso a gennaio, a Milano, in occasione di un summit internazionale di esperti promosso da IRCCS MultiMedica, dell’Università degli Studi di Milano Statale e di D&CVD – Diabetes and Cardiovascular Disease Study Group di EASD, l’Associazione Europea per lo Studio del Diabete. “Uno degli aspetti cruciali della gestione del diabete riguarda il suo carattere multidisciplinare: la patologia metabolica contribuisce ad aumentare il rischio cardiovascolare con le note complicanze macrovascolari (cuore e cervello) e microvascolari (rene, occhi e nervi)”, evidenzia Cesare Berra, Responsabile Diabetologia Clinica, Dipartimento Universitario Endocrino-Metabolico dell’IRCCS MultiMedica, fra i responsabili scientifici dell’evento. “Non possiamo più fronteggiarlo guardandolo da un solo punto di vista. È essenziale che diversi specialisti uniscano le loro competenze. Curare il diabete oggi significa prevenire infarto del miocardio, ictus cerebrale e insufficienza renale. Tanto che diversi farmaci sviluppati inizialmente per il diabete vengono ormai usati con successo anche da colleghi cardiologi e nefrologi in pazienti non diabetici”.
Importanti anche le possibilità offerte dai nuovi farmaci: da metà 2024 e nel 2025 si attendono nuove insuline reingegnerizzate che sarà possibile assumere una volta a settimana invece che giornalmente, e nuove classi farmacologiche, oppure farmaci già noti che stanno acquisendo nuove indicazioni d’uso, come per esempio gli agonisti del GLP-1, già impiegati nel diabete, che si sono dimostrati efficaci anche nell’obesità, riducendo il rischio di eventi cardiovascolari, e gli inibitori SGLT-2 di cui si sta esplorando il potenziale neuroprotettivo.