I VACCINI PER GLI anziani
A volte si pensa, erroneamente, che i vaccini siano necessari solo da bambini. La pandemia ci ha dimostrato quanto questa convinzione sia errata, soprattutto nel caso delle persone anziane, che sono quelle più fragili nella popolazione e quindi maggiormente a rischio di decorsi peggiori di malattie e complicanze. Tra gli obiettivi del nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 del Ministero della Salute ci sono il rafforzamento della comunicazione e la riorganizzazione dei servizi vaccinali per renderli più capillari e flessibili, così da promuovere da parte dei cittadini una maggiore e più consapevole adesione ai programmi di vaccinazione. L’immunizzazione rientra infatti come parte integrante di un corretto stile di vita. Sapevi che puoi vaccinarti contro l’influenza, la polmonite pneumococcica, l’herpes zoster (oltre il coronavirus)? Se hai il diabete, queste vaccinazioni sono raccomandate per evitare complicanze e decorsi peggiori.
Senza tener conto che per i soggetti fragili e gli anziani sono gratuite. Eppure in Italia sono ancora troppo pochi gli adulti e gli anziani che ricorrono alla vaccinazione per proteggersi da malattie infettive. Come ha spiegato Francesco Vaia, Direttore della Direzione Generale alla Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute: “La vecchiaia non deve essere necessariamente una fase della vita accompagnata da fragilità, ma per un invecchiamento attivo è necessario fare prevenzione, e la vaccinazione ne è parte integrante”.
Purtroppo però è necessario contrastare la fatica vaccinale derivata dalla pandemia, quando tutti siamo stati chiamati a vaccinarci più volte. “Pandemia che purtroppo non ha avuto altrettanto effetto sulla fiducia della popolazione sulla sicurezza ed efficacia preventiva dei vaccini contro le malattie infettive”, ha spiegato Roberta Siliquini, Presidente della
Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica (SItI).