Le nuove tecnologie possono ridurre lo stress da gestione del diabete
È uno di quei casi in cui possiamo affermare con certezza che la tecnologia migliora la vita: è il caso dei nuovi dispositivi da utilizzare per il trattamento del diabete. L’indagine “Indicatori di usabilità dei sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio: il punto di vista delle persone con diabete”, realizzata con il contributo non condizionante di Roche Diabetes Care Italy, ha voluto indagare proprio il percepito delle persone con diabete relativamente al loro rapporto con i diversi sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio (CGM), quei sensori “indossabili” che rilevano la glicemia in continuo, evitando di pungersi con il glucometro più volte al giorno e che, con apposite app, possono dialogare con i microinfusori dando vita a un sistema integrato che quasi in maniera autonoma fa le veci del pancreas.
I risultati dell’indagine hanno confermato il forte impatto dei sistemi di monitoraggio in continuo nella vita delle persone con diabete e l’importanza dell’usabilità per garantire una gestione della malattia più sostenibile e meno invasiva. “L’evoluzione tecnologica può essere davvero di grande aiuto per le persone con diabete, permettendo di poter tenere costantemente monitorata la glicemia e poter disporre di una serie di informazioni utili sia per il paziente sia per il medico curante per personalizzare la terapia e ottenere un miglior controllo metabolico. Questi aspetti, insieme ad altri vantaggi come la possibilità di poter posizionare il sensore in zone non visibili o di personalizzare gli allarmi, sono importanti per la quotidianità e quindi per il benessere mentale delle persone con diabete che possono condurre la propria vita senza limitazioni. Queste tecnologie restituiscono empowerment al paziente, cioè senso di maggiore controllo sulla sua patologia, aumentando quindi la motivazione a essere coinvolti attivamente nel miglioramento del loro stile di vita e nell’aderenza terapeutica”, commenta Guendalina Graffigna, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e della Salute, Direttore di EngageMinds HUB, Università Cattolica del Sacro Cuore, Cremona.