Chi lo fa, mi spieghi perché usa gli anglicismi
In riferimento all’articolo “La difesa ottusa della lingua italiana”, penso che Andrea Donaera (a quanto pare) non conosca la grande differenza che esiste tra la lingua parlata e quella scritta. Lui continui pure a parlare “come cazzo gli pare”, come scrive, ma quando scrive un articolo su un quotidiano italiano, usi i termini inglesi solo quando siano realmente indispensabili e non sostituisca senza motivo, o forse per sentirsi “alla page”, quelli italiani. Non so se sia il suo caso, ma spesso chi riempie i suoi scritti di termini inglesi/americani, conosce poco la lingua che usa a sproposito e, infatti, chi la conosce, la parla e la scrive correntemente (Severgnini per esempio),