Ogni domenica la posta del cuore
Cara B.,
“narcisista” è una delle parole usate più a sproposito dei nostri tempi. Quello che le tue amiche vogliono dire – quello che tutti vogliono dire quando usano “narcisista” senza sapere cosa significa – è che il tuo fidanzato è un po’ stronzo.
La buona notizia è che il fidanzato è il tuo, e non delle tue amiche, quindi l’unica a cui deve importare della sua cartella clinica sei tu. Loro, d’altro canto, non sono tenute ad apprezzarlo a tutti i costi. È come in quella battuta di Turné, quando Abatantuono elenca le qualità di Bentivoglio – «è introverso, una persona tormentata, ma è il suo bello» – e quell’altro gli risponde «sarà il suo bello, ma a me mi fa cagare». Ecco, il fatto che piaccia a te non significa che debba andare a genio a tutte.
Porta pazienza e riduci le uscite di gruppo al minimo, che mi sembra di capire non facciano bene all’umore di nessuno. In quanto a come affrontare l’argomento con loro direi di provare come hai fatto con me: spiegherai che per te è importante, loro ti diranno cosa non gli torna e cercherete, senza prendervi a testate, di trovare un compromesso, che è il modo per dire che sarete tutte scontente della soluzione. L’alternativa, d’altronde, è perdere l’amicizia di persone a cui vuoi bene, quindi vale la pena tentare almeno di confrontarsi e di non lasciare che il problema si gonfi a dismisura. Finora è un bubboncino
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ancora gestibile.
Cara Giulia, è già la seconda volta che mi succede un fatto sgradevole. Dopo una relazione di alcuni anni con una ragazza, lei mi lascia perché la nostra relazione è ferma (non per mia volontà), poi si mette quasi subito con un altro e ora, dopo appena più di un anno, aspetta un bambino da lui. Con la mia fidanzata precedente idem: ci lasciamo dopo due anni per mancanza di prospettive e poi volto l’angolo e si sposa con uno che conosce da pochi mesi.
A me sembra di dare tutto in ogni relazione e non nascondo mai che mi piacerebbe trovare una persona con cui fare una famiglia e passare tutti i miei anni. Quindi non capisco perché continuo a essere quello di passaggio, una tappa intermedia tra il divertimento di una storia occasionale e l’amore di una vita. Mi sto stufando e non capisco dove sbaglio. Ricominciare da capo è una fatica e più passa il tempo meno ne ho voglia, anche perché comincio ad avere una certa età e le persone che mi circondano si stanno tutte sistemando.
L.
Caro L., come diceva Agatha Christie, un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi sono una prova. Tu, per quanto giustamente affranto, sei ancora nella fase della coincidenza. Ti è andata male, due volte. Questo non significa per forza che stai sbagliando qualcosa o che la terza non possa essere quella buona.
Non scoraggiarti e cerca di lasciar correre. Le scelte altrui non hanno necessariamente a che fare con te, le vite successive delle tue ex fidanzate non sono una recensione alle tue prestazioni da partner. Fra te e loro qualcosa non è andato, indipendentemente da dove sono adesso, chi sposano e quanti figli fanno. Mi rendo conto che questa è una magra consolazione, che ti costringe a fare i conti comunque con cosa è andato storto. Ma questo deve permetterti di pensare alle infelicità che ti sei risparmiato e alle cose belle che ancora senz’altro ti aspettano. L’amore non è una gara di velocità, non vince chi arriva primo.
Non so quanti anni hai, ma sono certa che per te non sia troppo tardi per niente, a parte forse per metterti a ballare su TikTok. L’orologio biologico comunque non ce l’hai e dopo due relazioni dall’esito deludente hai ormai abbastanza esperienza per sapere di cosa hai davvero bisogno e per subodorare le perdite di tempo. Scrollati di dosso la disperazione, che è un accessorio poco attraente, e non affannarti troppo. Quando incontrerai la persona giusta, sarà meglio non arrivarci col fiatone.
Giulia