Il Sole 24 Ore - Domenica

L’opera omnia di un pessimo calligrafo

- Flavia Foradini

«Caro Arthur! Ho ricevuto oggi la Sua lettera del 9. Più che capirla, ne ho indovinato il contenuto», scriveva nel settembre 1899 Richard Beer-Hofmann all’amico Schnitzler.

La proverbial­e illeggibil­ità della scrittura a mano dell’autore di Amoretto Girotondo, Professor Bernahrdi e La signorina Else, fu un costante tratto distintivo, foriero di equivoci non solo in vita, ma copiosamen­te anche dopo la morte.

«Ciò che Lei amichevolm­ente mi confida su Max Reinhardt, resterà senz’altro fra di noi, anche perché sono riuscito a decifarlo solo in parte», scriveva il regista Otto Brahm da Berlino ad Arthur Schnitzler il 17 settembre 1905.

E nel 1908 la moglie Olga apponeva una scherzosa postilla a una lettera

eancora a Otto Brahm: «La lettera di mio marito, glielo posso assicurare, è piena di spumeggian­te umorismo. È necessario dirlo, perché Lei non riuscirà a decifarla».

Non sono pochi gli autori della grande letteratur­a ad aver procurato simili grattacapi ai loro esegeti. Almeno fino al 1904 Schnitzler scrisse prevalente­mente a mano, con un tratto che sfumava singole lettere e appiattiva desinenze e suffissi in linee e onde più o meno accentuate. Anche successiva­mente, quando dettava alla fedele segretaria o i suoi manoscritt­i venivano battuti a macchina, gli autografi venivano sovente corretti e commentati a mano.

«La sua era una scrittura davvero terribile e alle volte non riusciva lui stesso a decifrarla», dice Konstanze Fliedl, già attiva nell’edizione dei Diari conclusa nel 2000 e dal 2011 direttrice della nuova edizione critica delle opere di Schnitzler per l’Accademia Austriaca delle Scienze: «Ci vogliono mesi prima di imparare a leggere un suo autografo e ancor oggi noi controllia­mo tutto con vari esperti».

La difficile decifrazio­ne della scrittura di Schnitzler ha causato nel tempo errori di interpreta­zione passati da un’edizione all’altra, fino ai nostri giorni, perché talvolta alcuni refusi venivano corretti, ma se ne creavano altri: «Noi facciamo riferiment­o solo alle edizioni in vita fino al 1922, e abbiamo trovato errori che cambiano davvero il senso di ciò che intendeva Schnitzler - prosegue Fliedl - E a peggiorare le cose, lui non era un attento lettore delle proprie bozze», cosicché anche le più paludate edizioni presentano svarioni fuorvianti: «Prendiamo il romanzo Verso la libertà - esemplific­a Fliedl -, ho trovato una miriade di errori, alcuni dei quali davvero svianti: per fare solo due esempi, la parola “esteta”, che è diventata “atleta” o la parola “musica”, che è diventata “mistica”. Già questo fa capire quanto sia importante la nuova edizione critica a cui stiamo lavorando. Pochi autori del rango di Schnitzler sono stati distorti in modo così rilevante».

Ad oggi per i tipi dell’editore De Gruyter sono stati pubblicati 13 volumi, di cui gli ultimi quattro, così come era già stato per i Diari, consentono accesso libero all’edizione digitale, mentre il cartaceo riporta alla luce strato dopo strato tutte le fasi genetiche della creazione dei singoli testi.

I volumi sono consultabi­li all’indirizzo https://www.degruyter.com/serial/ SSW-B/html

 ??  ?? Arthur Schnitzler.
Le opere dello scrittore austriaco (1862-1931) sono in corso di pubblicazi­one per i tipi dell’editore De Gruyter
Arthur Schnitzler. Le opere dello scrittore austriaco (1862-1931) sono in corso di pubblicazi­one per i tipi dell’editore De Gruyter

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy