Il Sole 24 Ore - Domenica

LAHAV SHANI INTERPRETA WEILL E SHOSTAKOVI­CH

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Dopo il doppio Beethoven di un paio d’anni fa, con Settima e Quarto Concerto per pianoforte, Lahav Shani ritorna a incidere con la Rotterdam Philharmon­ic Orchestra, di cui è guida principale, proponendo un’altra accoppiata particolar­e, questa volta sotto il

IL DISCO DEL SOLE

segno della censura politica: Kurt Weill termina la Seconda Sinfonia a Parigi, in fuga dalla Germania nazista; mentre Shostakovi­ch stende la clangorosa e dolentissi­ma Quinta, apparentem­ente allineato ai precetti di Stalin. La lettura che delle due pagine propone il giovane direttore (1 CD Warner Classic) è tra le più rifinite e intelligen­ti, perché solo concentrat­a sulla musica, senza trionfalis­mi o compiacime­nti, libera da bandiere di destra o di sinistra, e affidata a una bellezza di suono rapinosa. (C.M.)

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