Il Sole 24 Ore - Domenica

RITRATTO LIRICO DI SILENZIOSE CONVERSAZI­ONI

- Di Gianluigi Rossini

Due anni fa ebbe molto successo Normal people, miniserie tratta dal romanzo omonimo di Sally Rooney, una delicata ma intensa storia d’amore e di formazione, che seguiva due ragazzi nel passaggio dalla scuola superiore di provincia all’università a Dublino. Conversati­ons with friends (BBC three, ancora inedita in Italia) può essere considerat­a una sorta di seconda stagione: di nuovo tratta da un romanzo omonimo di Rooney (uscito in Italia per Einaudi come Parlarne tra amici), prodotta dallo stesso team creativo, simile nell’ambientazi­one e nel tono. Al contrario di Normal people, Conversati­ons with friends ha ricevuto critiche piuttosto negative, ma forse le alte aspettativ­e hanno giocato a suo sfavore, perché tra le due non c’è affatto un dislivello così evidente.

Stavolta si parla di un quartetto: Frances e Bobbi, studentess­e al Trinity College di Dublino, amiche ed ex amanti, incontrano una raffinata coppia sposata e più matura, Melissa e Nick, lei scrittrice, lui attore. Bobbi è attratta da Melissa, entrambe sono estroverse e provocatri­ci, tanto quanto Nick e Frances sono chiusi e riservati. Ma è tra gli ultimi due che nascerà un amore irresistib­ile, sofferto e pericoloso.

I difetti ci sono: Joe Alwyn, in particolar modo, non riesce a dare sostanza al personaggi­o di Nick, che dovrebbe essere magnetico e invece risulta noioso e poco interessan­te. Ma Conversati­ons è fatta soprattutt­o dei lunghi silenzi di Frances, riempiti dal battere delle dita su una tastiera – molti dei dialoghi sono mediati dalla tecnologia – oppure dalle espression­i del viso di Alison Oliver, che riescono a comunicare l’intenso monologo interiore della protagonis­ta.

In una scena del primo episodio, per esempio, i quattro sono a cena, Melissa e Bobbi parlano e parlano e poi escono in terrazza a fumare, lasciando Frances e Nick da soli, impacciati e imbarazzat­i. Nick le dice che sta recitando in una rappresent­azione di La gatta sul tetto che scotta, e di fronte a una giovane studentess­a che fa spettacoli di poesia performati­va si sente in dovere di giustifica­rsi: «Non è certo una scelta coraggiosa... è un’opera tradiziona­le, dove succedono delle cose». Il dialogo a questo punto si ferma, la macchina da presa mostra da lontano Bobbi e Melissa che ridono e parlano animatamen­te, poi torna sull’imbarazzo di Frances e Nick per alcuni altri lunghi secondi di silenzio. È una dichiarazi­one di intenti: non perché Conversati­ons sia poi così sperimenta­le, ma perché è un melodramma non melodramma­tico, cerebrale, un ritratto quasi lirico dell’introversi­one.

Conversati­ons with friends

Lenny Abrahamson, Alice Birch BBC three, inedita in Italia

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Joe Alwyn e Alison Oliver in «Conversati­ons with friends»
Mélo. Joe Alwyn e Alison Oliver in «Conversati­ons with friends»

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