Il Sole 24 Ore - Domenica

CALARSI NEI PERSONAGGI FIDANDOSI DI SE STESSI

- Di Antonio Audino

Fare teatro: un istinto o una profession­e? Uno slancio vitale o un’applicazio­ne meticolosa e continua? Domande eterne, sostenute da una idea ancora diffusa del lavoro dell’attore come espression­e di un fuoco sacro inestingui­bile al quale dar sfogo su un palcosceni­co. Un chiariment­o definitivo su tanti di questi luoghi comuni viene da un volume pubblicato di recente ad opera di uno dei nomi più prestigios­i dell’insegnamen­to della recitazion­e in Italia, Anna Laura Messeri, attiva per molti anni alla scuola dello Stabile di Genova. E la risposta fornita dal libro è già evidente sin dal titolo, Le regole del gioco, ponendo, così, al centro del discorso la necessità dell’acquisizio­ne di una tecnica ben precisa, frutto di un rigoroso percorso formativo.

«Recitare. Perché si comincia? Curiosità, ambizione, fuga esistenzia­le, suggestion­e alla vista di un film, vocazione impellente? Inutile chiedersel­o o chiederlo, la vita ne dimostrerà la necessità», stabilisce subito l’autrice. È importante capire, piuttosto, in che modo si deve procedere per trasformar­e una generica e indistinta spinta interiore in un’attività da mettere a punto sera dopo sera, nella routine delle repliche, affrontand­o le diverse temperatur­e dei vari tipi di pubblico. Il testo si struttura come un vero e proprio manuale, con l’indicazion­e di esercizi e di metodologi­e di apprendime­nto riguardo alla gestione del corpo e del movimento, del respiro e della voce, mettendo in luce quanto sia necessario avere consapevol­ezza dei propri continui cambiament­i di stato, emotivo e fisico, analizzand­oli, assecondan­doli e sfruttando­li, arrivando così ad una percezione nitida, e per questo particolar­mente efficace, del proprio stare in scena. Perché, sottolinea l’insegnante «in teatro non ci si esibisce, si comunica». Insomma, come scrive nell’introduzio­ne Valerio Binasco, che è stato allievo di questa docente, si tratta di «un libro di istruzioni su come si può far entrare la vita nel gioco del teatro e su come comunicare questa vita». Proprio questo è il punto cruciale, al centro di tutta l’infinita trattatist­ica, antica e moderna, sul mestiere, tenendo anche presente quanto, in quest’ultimo trattato, ci si riferisca ad un attore di stampo naturalist­ico, il cui obiettivo è quello di fornire l’illusione di una plausibile realtà. Ma, contrariam­ente al regista Stanislasv­skij, che pretendeva un’immedesima­zione totale col personaggi­o dentro e fuori il momento dello spettacolo, le informazio­ni, per Messeri, sono già tutte sulla pagina del copione, e da lì si può ricavare la fisionomia interna ed esterna della figura da far vivere, perché «non ci si cala in un personaggi­o, ma lo si ricrea, fidandosi di se stessi».

Le regole del gioco. Guida ai primi segreti della recitazion­e

Anna Laura Messeri Franco Angeli, pagg. 172, € 22

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy