INDOVINA CHI SVIENE A CENA THE KING OF CARBONARA CON AGLIO E CIPOLLA
»Recentemente l’attore hollywoodiano Tom Cruise si è definito the king of carbonara e spesso compare nei talk show per mostrare come prepara la famosa ricetta romana. Ma vediamo gli ingredienti che usa: olio d’oliva per ungere la padella, 2 spicchi d’aglio, 1 cipolla tritata, 8-12 fette di pancetta ( italian bacon), 4 uova, 2 tazze di parmigiano grattugiato (equivalenti a circa mezzo litro: lo so, è strano, ma gli americani lo calcolano in volume) per condire circa 900 grammi di pasta.
I puristi della carbonara saranno già saltati sulla sedia e anche chi ha solo un minimo di dimestichezza con la ricetta tradizionale sarà inorridito a pensare alla cipolla e all’aglio, per non parlare dell’assenza del guanciale e del pecorino romano. In realtà questa formula è meno strana di quello che può sembrare perché assomiglia parecchio alle ricette di carbonara che si trovano nei ricettari italiani stampati tra gli anni 60 e 70, tranne un piccolo particolare: nessuno usava aglio e cipolla contemporaneamente. A parte questo, non ci sono grandi differenze con le carbonare in circolazione nel nostro Paese cinquant’anni fa.
Dobbiamo considerare che allora la carbonara era una specialità piuttosto giovane (la prima ricetta stampata risale al 1952) e ancora molto instabile, per cui ne coesistevano diverse varianti senza che nessuno ci trovasse nulla da ridire. La più comune era a base di pancetta, parmigiano e uova intere e anche le proporzioni erano simili a quella cucinata da Tom Cruise perché di norma si calcolava un uovo ogni 2 etti di spaghetti. In sostanza questa carbonara non è sbagliata in sé, ma è solo congelata a mezzo secolo fa, mentre la versione più usata oggi in Italia è tutt’altra.
Si tratta di un fenomeno piuttosto comune in gastronomia, dove piatti di una certa tradizione, come ad esempio la pasta, una volta entrati nell’uso culinario di altri paesi, tendono a rimanere fedeli ai loro primi antenati, senza subire la naturale evoluzione del paese d’origine. In questi casi le cucine straniere diventano vere e proprie macchine del tempo che ci raccontano la storia dei nostri piatti, per cui dobbiamo essere grati a Tom Cruise che ci dà la possibilità di riscoprire una carbonara che noi avevamo dimenticato.