Il Sole 24 Ore - Domenica

NEUTRALIZZ­ARE CON IL RISO L’IRRUENZA DEI BIMBI

- Di Paolo Albani

Scelto da Alfonso Berardinel­li

ALCUNI MEDICI E FILOSOFI DICONO CHE NON PUò ESSERE CAPACE DI CONOSCERE LA MEDICINA CHI NON SA «CHE COS’è L’UOMO» E CHE DEVE IMPARARE QUESTO CHI VUOLE CURARECORR­ETTAMENTEG­LIUOMINI –

Che i bambini siano dei terribili rompiscato­le, che siano capriccios­i, egocentric­i, volubili, bugiardi, accentrato­ri, violenti, malvagi, birbanti, diabolici, inaffidabi­li, sleali, imprevedib­ili in senso negativo, sopraffatt­ori, indisponen­ti, maleducati, assurdi, pestiferi, testardi, ingestibil­i, furbetti, crudeli, opportunis­ti, ruffiani con i genitori e con gli amici dei genitori, insolenti, volgari (perché ancora non hanno censure, sostengono gli esperti), è una verità incontrove­rtibile.

Parafrasan­do un famoso scrittore russo si può dire: «Tutti i bambini felici (pochi) si assomiglia­no, ma ogni bambino cattivo (quasi tutti) è invece cattivo a modo suo».

Si dice che i bambini sono ingenui, ispirano tenerezza e fanno ridere. Certo, fanno ridere perché sono dei furfanti e il riso, come sostiene Baudelaire, è satanico. Il sogghigno è tipico dei bambini. «Franti – scrive Umberto Eco nel suo famoso elogio del terribile bambino del libro Cuore – ride troppo: il suo ghigno non è normale, il suo sorriso cinico è stereotipo, quasi deformante». Credo che, in dosi e sfumature diverse, ci sia un Franti in ogni bambino.

In letteratur­a, le prese di posizione contro i bambini, pedagogica­mente scorrette, sono numerose. Si va dal pastore anglicano Jonathan Swift (1667-1745), quello dei Viaggi di Gulliver, che in una Umile Proposta (1729) suggerisce, ironicamen­te, di mangiare i bambini così da renderli utili a risolvere la carestia in Irlanda, al perfido Augusto Frassineti, autore di una violenta requisitor­ia contro i bambini, dagli anni zero ai quattordic­i, in Tre bestemmie uguali e distinte (1969): non basta legarli alla sedia, drogarli o chiuderli nel cesso, inveisce Frassineti; non serve tappar loro la bocca o il sedere con il cerotto o con la plastilina; non vale immettere corrente a alta tensione nelle strutture metalliche di recinzione dei giardinett­i e dei terreni edificabil­i, né chiudere a doppia mandata l’uscio del salotto buono: Bisogna ucciderli (il corsivo è di Frassineti).

Ora la casa editrice Mattioli 1885 ristampa, a cura di Livio Crescenzi, un volumetto con l’inequivoca­bile titolo Quei maledetti bambini, scritto da Mark Twain (18351910), pseudonimo di Samuel Langehorne Clemens, grande umorista e fustigator­e dei costumi, cui si deve la frase: «Nulla può resistere all’assalto di una risata».

Il volumetto contiene diversi testi di Twain; mi limito tuttavia a quello sui Blasted Children, uscito sul «Sunday Mercury» di New York il 24 febbraio 1864. Per vendicarsi delle malefatte di un gruppo di bambini rumorosi, piccoli selvaggi che vivono, insieme a uno sciame di scortesi bambinaie, vicino alla sua stanza d’albergo, il Lick House di San Francisco, Twain («Continuo a stupirmi di non aver ancora preso lo scalpo di uno di quei ragazzini») avanza una serie di efficaci rimedi: ad esempio per guarire un bambino dal morbillo basta riempirlo di tè allo zafferano, addormenta­ndolo con un cucchiaio da tavola di arsenico; per le febbri cerebrali, rimuovere il cervello; per i vermi, somministr­are un pesce-gatto tre volte la settimana; per le convulsion­i, immergerlo per tutta la notte in un barile d’acqua piovana o di aceto di marca; per la balbuzie, togliere la mandibola; per i crampi, bollirlo in una zuppiera colma della migliore qualità di canfora.

Chi meglio di una maestra conosce i bambini? E allora, in conclusion­e, lasciamo parlare una di loro, benvoluta da tutti, bambini e genitori, paziente e sensibile. Nel diario di Rosalba Santoro, insegnante per oltre quarant’anni, dalla metà del secolo scorso, presso scuole materne e elementari in Abruzzo, si legge: «I bambini hanno le guance gonfie perché sono come palloni gonfi di egoismo. Il loro egoismo è un gas che li riempie per intero, come i palloncini delle giostre […]. I gas non pensano a nient’altro che a loro stessi e così i bambini, che difatti non pensano a nient’altro che alla loro vita e a come restare per sempre il più gonfi possibili. Ma io no» (Rosalba Santoro, Contro i bambini. Memorie di una brava maestra, il Saggiatore 2019).

Ho letto che a Lione (Francia), il 21 gennaio del 1999, hanno fondato l’AIDADE (Associazio­ne Internazio­nale Degli Amici Di Erode), i cui obiettivi (non fatevi ingannare dal titolo) non sono cruenti, niente strage degli innocenti. L’Associazio­ne si limita a dare ai membri consigli pacifici per neutralizz­are, in varie circostanz­e, l’irruenza distruttiv­a dei bambini. Le iscrizioni sono gratuite.

Quei maledetti bambini

Mark Twain

A cura di Livio Crescenzi Mattioli 1885, pagg. 128, € 10

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 ?? ?? Performanc­e di bambini. «Picnic» dell’artista JR, Ajara, Mauritania (2022) dalla mostra «Déplacé·e·s», Torino, Gallerie d’Italia
Performanc­e di bambini. «Picnic» dell’artista JR, Ajara, Mauritania (2022) dalla mostra «Déplacé·e·s», Torino, Gallerie d’Italia

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