SARA E CRISTINA SUI PASSI DI CIAMPI E ROTA
Avoler trovare un’artista italiana fuori dalla routine pop, si rischia di andare fuori strada, oppure di scivolare in una nicchia un po’ snob. Ma a guardar bene nell’arcipelago della musica e della discografia indipendenti, eccone allora due - Sara Jane e Cristina Zavalloni - che svicolano da queste categorie. Con la prima proviamo ad evitare l’ovvio, usando il grimaldello delle canzoni di Piero Ciampi, che a oltre quarant’anni dalla morte suonano ancora di un’ansiosa attualità. Il poeta torna a farsi sentire attraverso la voce femminile della riminese Sara Jane (Ghiotti), che in Non siamo tutti eroi, uscito qualche mese fa, si applica alla rilettura di undici composizioni di Ciampi, con una singolare formula musicale che prevede l’assistenza di un ottetto e di tre voci, una specie di squadra di calcio di sole donne. Laddove la scrittura e i componimenti di Ciampi mostrano sempre una netta, inconfondibile impronta maschile. Ben venga l’esperimento, tra l’altro affiancato dalla ristampa di un raro album del 1967, in cui la cantante-attrice pugliese Lucia Rango si dedicava proprio a Ciampi: Lucia Rango canta Piero Ciampi. Quattordici le tracce, con il duetto inedito Non chiedermi più, di cui si ignorava l’esistenza. La scelta di Sara Jane risente del suo retroterra jazzistico, che piega alcuni brani a soluzioni un po’ lambiccate e allontanano dalla scabra, anche conflittuale, comunicazione di Ciampi: il faccia a faccia tra le versioni originali e l’odierno vento d’innovazione pongono quei dubbi che di Piero erano il pane quotidiano.
Cristina Zavalloni nel corso di una carriera ben tesa, scattata da giovanissima, ha abituato a scollinamenti tra i generi più diversi nell’avanguardia più erudita, in teatro, dal jazz al Brasile, sempre mantenendo un rigore riconosciutole nelle sapienti incursioni con la voce a tutto campo. Stavolta, in Parlami di me, con un bel drappello di musicisti duttili e intrigati dai materiali (Magrini, Mirabassi, Morganti...), la Zavalloni prende in consegna diverse canzoni di Nino Rota, superbo compositore reso noto dalla simbiosi con il grande schermo. In equilibrismi arditi, fughe virtuose su cui Cristina volentieri indugia per evidenziare la sua tecnica, si ripristina il rapporto tra Rota e Fellini, con lampi dalle colonne sonore di Amarcord, La strada, 8 e ½, La dolce vita, Il Casanova, spaziando poi dal cinema di Visconti (Il Gattopardo, Rocco e i suoi fratelli) a Zeffirelli (Romeo e Giulietta), fino alla giocosa Viva la pappa col pomodoro dal Giornalino di Giamburrasca di Lina Wertmüller.
Non siamo tutti eroi
Sara Jane
AlfaMusic, Vinile € 30,50, Cd € 12,72, Mp3 € 9,99
Parlami di me. Le canzoni di Nino Rota
Cristina Zavalloni Egea, Cd € 17