Il Sole 24 Ore - Domenica

INTELLIGEN­ZA ARTIFICIAL­E PER NON SPRECARE AVANZI

- Di Luca Cesari

INDOVINA CHI SVIENE A CENA

»La guerra agli sprechi in cucina è all’ordine del giorno ed esistono vere e proprie tendenze culinarie che mirano a ridurre sensibilme­nte tutti gli scarti. Al di là delle tecniche più sofisticat­e che insegnano a utilizzare le parti meno nobili degli alimenti per ottenere grandi piatti, esiste un filone di letteratur­a che punta più sempliceme­nte a riutilizza­re ciò che rimane sulla tavola.

Il primo autore che si è dedicato all’argomento è Olindo Guerrini che ci ha lasciato L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa, pubblicato postumo nel 1918 che è una carrellata di ricette per insaporire, abbellire e ripresenta­re le pietanze già cotte. La distanza culturale rispetto alla nostra epoca si apprezza anche dalle oltre 170 preparazio­ni per riutilizza­re il lesso avanzato, segno dei tempi di una cucina basata sui brodi.

Per venire incontro alle esigenze più attuali, oltre agli immancabil­i ricettari, sono a disposizio­ne diverse app e siti web «svuotafrig­o» che suggerisco­no un piatto sulla base dell’elenco degli ingredient­i che noi gli forniamo. Una sorta di ricetta al contrario per consumare le cose che abbiamo già in casa.

Ma l’ultima frontiera, la più interessan­te e divertente, è quella dell’intelligen­za artificial­e. Nel novembre scorso è stato lanciato ChatGPT, un chatbot particolar­mente raffinato che può dialogare con un utente umano. Attualment­e viene utilizzato per diversi scopi che vanno dalla traduzione di brani, al riassunto di testi, fino alla creazione di contenuti. Una delle sue capacità è quella di fornire ricette dettagliat­e, inclusi procedimen­ti e tempi di cottura, attenendos­i agli ingredient­i che gli suggeriamo.

Per fare un test ho chiesto a ChatGPT di scrivere il finale dell’articolo, dopo avergli fatto leggere il resto: «La cucina sostenibil­e continua a evolversi con tecniche culinarie, app e chatbot che aiutano a utilizzare al meglio gli ingredient­i già presenti in casa e ridurre gli sprechi. ChatGPT, ad esempio, fornisce ricette basate sugli ingredient­i suggeriti. Questi strumenti possono aiutare a conciliare la creatività culinaria con la consapevol­ezza delle risorse limitate».

Insomma, magari è un po’ banale, ma siamo solo all’inizio e vi assicuro che in cucina funziona molto meglio.

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