INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER NON SPRECARE AVANZI
INDOVINA CHI SVIENE A CENA
»La guerra agli sprechi in cucina è all’ordine del giorno ed esistono vere e proprie tendenze culinarie che mirano a ridurre sensibilmente tutti gli scarti. Al di là delle tecniche più sofisticate che insegnano a utilizzare le parti meno nobili degli alimenti per ottenere grandi piatti, esiste un filone di letteratura che punta più semplicemente a riutilizzare ciò che rimane sulla tavola.
Il primo autore che si è dedicato all’argomento è Olindo Guerrini che ci ha lasciato L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa, pubblicato postumo nel 1918 che è una carrellata di ricette per insaporire, abbellire e ripresentare le pietanze già cotte. La distanza culturale rispetto alla nostra epoca si apprezza anche dalle oltre 170 preparazioni per riutilizzare il lesso avanzato, segno dei tempi di una cucina basata sui brodi.
Per venire incontro alle esigenze più attuali, oltre agli immancabili ricettari, sono a disposizione diverse app e siti web «svuotafrigo» che suggeriscono un piatto sulla base dell’elenco degli ingredienti che noi gli forniamo. Una sorta di ricetta al contrario per consumare le cose che abbiamo già in casa.
Ma l’ultima frontiera, la più interessante e divertente, è quella dell’intelligenza artificiale. Nel novembre scorso è stato lanciato ChatGPT, un chatbot particolarmente raffinato che può dialogare con un utente umano. Attualmente viene utilizzato per diversi scopi che vanno dalla traduzione di brani, al riassunto di testi, fino alla creazione di contenuti. Una delle sue capacità è quella di fornire ricette dettagliate, inclusi procedimenti e tempi di cottura, attenendosi agli ingredienti che gli suggeriamo.
Per fare un test ho chiesto a ChatGPT di scrivere il finale dell’articolo, dopo avergli fatto leggere il resto: «La cucina sostenibile continua a evolversi con tecniche culinarie, app e chatbot che aiutano a utilizzare al meglio gli ingredienti già presenti in casa e ridurre gli sprechi. ChatGPT, ad esempio, fornisce ricette basate sugli ingredienti suggeriti. Questi strumenti possono aiutare a conciliare la creatività culinaria con la consapevolezza delle risorse limitate».
Insomma, magari è un po’ banale, ma siamo solo all’inizio e vi assicuro che in cucina funziona molto meglio.