Il Sole 24 Ore - Domenica

A ORVIETO TESORO DA CENTO E UNA STORIA

- Di Enza Campino

PAROLA DI LIBRAIO

»Il medievale Palazzo dei Sette nel centro di Orvieto, sede un tempo del comitato di saggi che amministra­va la città, da oltre cent’anni ha per devote custodi famiglie di librai. Ognuna ha operato secondo la propria sensibilit­à dando vita a mirabili iniziative come la Scuola librai italiani. Dal 1922, il testimone è passato dai Michelange­li ai Fusari, ai Campino con la Mondadori fino alla gestione di una delle più antiche dinastie del mondo editoriale: i Giunti. Di questa Alessandro Barbero ha ripercorso la storia in Inventare i libri (Giunti Editore, € 20), raccontand­ola dal vivo nel teatro cittadino, a pochi giorni dalla riapertura della libreria, dopo accurato riallestim­ento, in programma per il 23 febbraio.

L’incantevol­e spazio comprende una sala con archi in tufo, un chiostro dalla volta di cristallo che si affaccia sulla via principale, una suggestiva agorà che risuona delle parole qui pronunciat­e nei secoli: quelle della politica, della piazza, dei numerosi scrittori provenient­i da tutto il mondo come Paulo Coelho, David Grossman, Luis Sepúveda, per citarne alcuni. Risuona della musica di Umbria Jazz e ospita mostre d’arte.

Rita (memoria storica della libreria), Samuele (libraio 2.0), Viola (neofita), staff e cuore di questo generatore di bellezza, ci consiglian­o due storie intrise di umanità: Comandante, scritto da Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi (Bompiani, € 16), e La vita di chi resta di Matteo B. Bianchi (Mondadori, € 18,50).

Libreria dei Sette - Giunti al Punto

Orvieto (Terni),

Corso Cavour, 85 Telefono 0763 393895

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