UNA DANZA DI CORPI MATURI PIENA DI ENERGIA
Nell’ultimo scorcio del secolo scorso, e sempre di più negli ultimi anni, il mondo della danza contemporanea ha messo in discussione il canone della bellezza e della prestanza fisica. Il celebre Kontakthof di Pina Bausch per danzatori over 65 ha aperto la strada a diverse sperimentazioni con interpreti di una certa età. Con stili, finalità e metodologie diverse, queste esperienze partono dal presupposto che i nuovi modelli estetici e performativi debbano tenere conto di una società complessa e in divenire, ma soprattutto del fatto che i danzatori rimangono artisti nell’arco di tutta la loro vita e che ogni età può e deve manifestare tanto la propria bellezza e poesia quanto il travaglio esistenziale.
Su questi presupposti si fonda il progetto Over dance, che la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto, diretta da Gigi Cristoforetti, ha avviato in sinergia con un partner scientifico come la Fondazione Ravasi Garzanti, che si occupa della qualità della vita delle persone anziane. Primo step del progetto è un dittico di coreografie per interpreti con più di 65 anni, coprodotto insieme a ERT, i Teatri di Reggio Emilia e il Centro Servizi Culturali Santa Chiara, che ha debuttato in prima mondiale al Théâtre Chaillot di Parigi. Introdotto dall’accattivante Cha cha cha di Sam Cooke, Un jour nouveau di Rachid Ouramdane, affidato alla bravura del poliedrico Darryl E. Woods e della cantante, performer ed ex modella Herma Vos, è una meditazione sul tempo che sembra annullarsi di fronte al qui e ora di una coppia in gran forma, intenta a giocare ironicamente con la propria identità e la propria fisicità.
Birthday party di Angelin Preljocaj, interpretato da professionisti e non di età compresa tra i 67 e gli 80 anni può considerarsi il manifesto del progetto Over dance. Nella performance si alternano emozioni diverse, che vanno dalla malinconia all’euforia e che restituiscono l’universo variegato di uomini e donne maturi, disposti a mettersi in gioco per dimostrare che, se la danza è espressione della vita, non ci sono limiti temporali e fisici che possano ostacolarla. E dunque, senza pregiudizi e senza stereotipi, ci si abbraccia, ci si diverte, ci si commuove, ci si sostiene a vicenda seguendo il flusso della musica e della memoria, tra canzoni pop e sinfonie classiche, che si intrecciano ad alcune riflessioni di Simone de Beauvoir sulla “terza età”. Emblematica la sequenza in cui gli interpreti, incappucciati e con una maschera di aculei che ne occulta l’identità, si scoprono lentamente, fino a denudarsi e ad offrirsi senza timore allo sguardo e all’abbraccio altrui. Una lezione di vita e di teatro.
Over dance Un jour nouveau Birthday party
Rachid Ouramdane e Angelin Preljocaj Aix-en-Provence, Pavillon Noir, dal 2 al 4 marzo Bologna, Arena del Sole, 12 marzo