MOVIMENTO E RIBELLIONE SI VEDONO MEGLIO DI SGUINCIO
Ricorda Guido Guidi la visita di un monaco giapponese all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ed era sessant’anni fa e Guido aveva 22 anni, studente. In una grande stanza l’artista aveva realizzato furiosamente e in pochi secondi un disegno, tracce nere su fogli bianchi, e solo dopo averlo contemplato a lungo aveva deciso se imprimere il sigillo rosso. Dopo averle osservate o dimenticate per quasi cinque decenni, Guido Guidi, monacale e trasgressivo insieme, nella maturità meditativa e nell’eterna fanciullezza, ha finalmente deciso di apporre una firma scarlatta alle sue prime fotografie. Di questo materiale così prezioso si è fatto nuovamente portavoce Mack e all’editore inglese siamo particolarmente grati per il nuovo libro Guido Guidi. Di sguincio, 1969-1981 con una bella intervista di Antonello Frongia, perché ci ammalia e ci riporta alla giovinezza che in qualunque epoca o latitudine è movimento, impazienza, e sì anche dispetto e ribellione.
Chi oggi conosce e ama uno straordinario autore che ha fatto della compostezza la sua cifra e ha zittito il rumore di ogni artificio per ascoltare la voce più sottile del mondo, sarà sorpreso da queste immagini prese da una macchina in corsa (tema di una monografia di prossima uscita), a poca distanza dai soggetti, con il flash, ritratti e autoritratti in un contrasto di bianchi e neri che ricorda Robert Frank e Bill Brandt. Solo la geografia è la stessa di oggi, Cesena, Treviso, Preganziol, un planetario terrestre e celeste tra casa e dintorni, e in questo, per domesticità dei personaggi, la moglie Marta, rientra anche un viaggio in Spagna. Tutto è di traverso alla buona educazione fotografica, tanto da rifiutare persino il controllo del mirino, come Walker Evans nella metropolitana di New York alla fine degli anni 30. L’apertura è su un altro sguardo, e a questo allude l’asta di ferro che censura gli occhi di un uomo e una donna. Eppure, nonostante la rivolta, è il fare lento e antico delle mani, protagoniste di tante immagini, il creare e smontare ogni gesto e il meccanismo che lo riproduce, a segnare il ritmo di queste splendide pagine. E di sguincio alla sua giovane età c’è già il Guido “assoluto” di oggi.
Guido Guidi
Di sguincio, 1969-1981 Mack Books, pagg. 144, € 55