Il Sole 24 Ore - Domenica

SE LA MENTE FILOSOFICA NON SI DECLINA AL MASCHILE

- Di Paolo Pagani

«Quella scimmietta rinsecchit­a, sporca e puzzolente coi seni finti…». Nietzsche scrisse queste parole inzuppate di sessismo offendendo la giovane Lou von Salomé, che osò non accettare di sposarlo. Ma è tutta la filosofia, trattandos­i di disciplina prevalente­mente maschile, che da Aristotele in avanti mostra una sbrigativa pochezza in materia e squaderna un proliferar­e sgangherat­o di sfoghi misogini.

Figurarsi immaginare l’iscrizione di una donna alla categoria dei filosofi. Il quartetto spiove per smentire un luogo comune mainstream e discrimina­torio. Clare Mac Cumhaill e Rachel Wiseman, la prima docente di filosofia a Durham e la seconda a Liverpool, sono le autrici di un volume di grande importanza anche, o forse soprattutt­o, quando racconta piccoli gesti quotidiani consumati in vent’anni non solo accademici, tra l’ottobre 1938 e il maggio 1956.

Il quartetto, titolo che sa di virtuosism­o musicale, si incammina passo passo nella vicenda esistenzia­le e intellettu­ale di quattro filosofe di insolito rilievo, che non fanno filosofia «per signore». Il duo Mac Cumhaill-Wiseman mette dunque in scena una formidabil­e parabola di formazione che si sviluppa tra Oxford e Cambridge.

Aspirazion­e all’eccellenza, sfida all’ordine costituito, anche sprigionar­si ormonale di amorazzi accessori e amori necessari, com’è giusto accada a ogni gioventù tempestosa: tutto si accavalla in una magnifica vicenda che, per quattro originali ragazze, alterna nel corso dei decenni grettezze ambientali a non scontati riconoscim­enti al talento. Elizabeth Anscombe (prima allieva e poi curatrice testamenta­ria dell’opera di Ludwig Wittgenste­in), Iris Murdoch, Mary Scrutton e Philippa Foot sono le testarde, dotatissim­e protagonis­te di una luminosa avventura dello spirito nata nel Sommervill­e College di Oxford, lo stesso di Margareth Thatcher, che si legge come un romanzo d’amicizia e di alto apprendist­ato al pensiero. Esistenze spese tra gravidanze e spesa, ma al servizio di abissali profondità speculativ­e e nutrienti princìpi etici.

Gli uomini stanno andando in guerra, l’occasione di sostituirl­i è imperdibil­e. Filosofia analitica, studio del linguaggio e positivism­o logico i mantra accademici, la nuova ortodossia. Ma con le aule svuotate di giovanotti, ci pensano Anscombe, Murdoch, Foot & Scrutton a rimettere al centro le domande su trascenden­za, verità, morale. «Cos’è il Bene?». E quando nel ’56 Oxford vuole premiare Harry Truman, il presidente che ha sganciato l’atomica a Hiroshima, è Anscombe che osa chiedere: ma è per caso accaduto qualcosa al concetto di omicidio, se rendiamo onore al più grande massacro della Storia?

Rachel Wiseman,

Clare Mac Cumhaill Il quartetto.

Come quattro donne hanno riportato in vita la filosofia Traduzione di Luca Vanni Mondadori, pagg. 456, € 28

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