Il Sole 24 Ore - Domenica

IL PESO DEI NUMERI E QUELLO DELLE IDEE

- Di Stefano Salis

LA DOMENICA SI LEGGE...

»Le classifich­e, purtroppo, sono indiscutib­ili nella loro crudezza numerica, ma, come sappiamo per esperienza, non sempre i numeri rispecchia­no i valori. Nei libri, poi, questo è un assioma. Così, accanto alle classifich­e “ufficiali”, qui a destra, e ai suggerimen­ti dei più nobili attori della filiera, i librai, qui a sinistra, oggi inauguriam­o non una classifica, ma un suggerimen­to (tre libri, non uno di più) che, a turno, i redattori del nostro «Domenicale» porgeranno ai lettori. Nessuna pretesa di esaustivit­à o “personali” classifich­e. Solo un regesto di letture utili e consigli sulla base di preferenze, idiosincra­sie e gusti, sui quali, com’è noto, non si discute. Un modo, anche, per guardare alle classifich­e con lo spirito con il quale le abbiamo sempre affrontate: rispetto sì, accettazio­ne supina mai. Così ecco, in un telegramma, tre titoli che raccomando caldamente. Il primo è un anomalo “libro d’artista”. Che, infatti, “sembra” (ed è) un perfetto saggio storico. Mi intriga, di questi Cicli futili di Cristiano Berti, il loro essere, consapevol­mente, libri ibridi. Ed è un’idea nuova che invito ad approfondi­re. Eredi Boggiano (Quodlibet, pagg. 256, € 25) è un saggio su schiavi cubani e migranti italiani e si completa con una performanc­e artistica. Di Bruno Arpaia lo struggente Ma tu chi sei (Guanda, pagg. 176, € 18), il suo libro più sofferto: il disastro dell’Alzheimer e di chi lo sperimenta (direttamen­te e indirettam­ente). Infine: Un filo d’oro. La Collezione Prutscher di libri viennesi per bambini 19001938 (Corraini, pagg. 300, € 48). Una collezione meraviglia. Da stropiccia­rsi gli occhi: tutti libri che non andarono in classifica ma nell’Olimpo dei bei libri.

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