Il Sole 24 Ore - Domenica

DA SOLO NELLA GIUNGLA, IL TRAUMA DELL’INDIGENO

-

E se il casellante avesse potuto evitare, magari per una combinazio­ne fortuita, il crollo del ponte? Il succedersi degli eventi può essere dovuto al caso: non sempre è chiaro il confine tra quello che è sotto il nostro controllo e quello che non lo è. La differenza è però cruciale. Su questo crinale incerto si snodano le vicende della vita con i successivi rimpianti, e lo sdoppiamen­to di Sliding Door che, proprio per la sua indetermin­atezza, tiene in sospeso gli spettatori. L’identifica­zione con la protagonis­ta è immediata, tanto quanto il

Dell’antropolog­o brasiliano Eduardo Viveiros de Castro esce la traduzione del saggio Lo sguardo del giaguaro (Meltemi, pagg. 234, € 18). Il libro esamina un trauma tipico del mondo indigeno: l’uscita solitaria nella giungla. È un’esperienza rivivere mentalment­e analoghe possibili biforcazio­ni del proprio destino.

L’architettu­ra cognitiva del rimpianto è sempre la stessa ma le cose di cui rammaricar­si variano nelle diverse culture, dall’antichità a oggi, perché è cambiato il perimetro di quel che gli umani ritengono che sia sotto il controllo degli umani.

Tutto ciò viene esplorato con finezza nell’ultimo libro di Robert Leahy, direttore dell’Istituto di Terapia Cognitiva di New York. Il titolo originale è appunto If only (Se solo) e l’autore geografica e psichica che produce straniamen­to, tensione e paura. L’individuo, in compagnia di sé stesso, si ritrova al cospetto della natura selvaggia e in un mondo-non-più-mondo in cui ogni sensazione percettiva è inedita e alterata. si sofferma in particolar­e sulle terapie volte a liberarci dai rimpianti. Leahy bilancia saggiament­e i consigli del terapeuta con le analisi cognitive dello studioso dei processi di pensiero. Per quanto riguarda il primo aspetto, affiora forse un’illusione illuminist­ica quando si dà per scontato che i suggerimen­ti, per quanto corretti, siano sufficient­i per fugare rimpianti inutili, persino quelli che possono accompagna­rci per tutta una vita.

Quello che è probabilme­nte il più avvincente romanzo sul rimpianto di uno scrittore contempora­neo inizia conlagelos­iael’invidiadiu­nabambina nei confronti della sorella più grande. Di qui una orrenda menzogna che, a sua volta, segnerà la vita della piccola. Diventata una scrittrice di successo, con le sue opere cerca di espiare il peccato originale. Jan McEwan, ci mostra che solo le emozioni, e non il raziocinio, possono modificare altre emozioni. Di qui la domanda finale di Espiazione (Atonement, 2001): «Come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere assoluto di decidere dei destini altrui la rende simile a Dio? Non esiste nessuno, nessuna entità superiore a cui possa fare appello, per riconcilia­rsi, per ottenere il perdono. Non c’è nulla al di fuori di lei. È la sua fantasia a sancire i limiti e i termini della storia». La scrittrice inventata da McEwan ha il controllo totale sulle sue narrazioni e così si salva almeno in parte dalla colpa e dal rimpianto. Lo fa restituend­o a sua sorella e al suo amante un finale felice, quello che la vita aveva loro negato.

Robert Leahy

Senza rimpianti. Liberarsi degli errori del passato Raffaello Cortina, pagg. 288, € 21

 ?? ?? Domodossol­a. Uno dei lavori presenti al festival dell’illustrazi­one Di-Se, in corso fino al 2 luglio
Domodossol­a. Uno dei lavori presenti al festival dell’illustrazi­one Di-Se, in corso fino al 2 luglio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy