BLUEGRASS IN DUO PER LA RISCOPERTA DELL’AMERICA
Nel nostro Paese, ormai abituati come siamo a subire tendenze musicali via social, radio ed etere, rischiamo di perdere di vista fenomeni che stanno trasformando il gusto altrove con la certezza che li ritroveremo qui tra una decina d’anni, senza sapere come (né da dove) sono arrivati. Siamo stati uno straordinario laboratorio culturale e musicale fino ad almeno il secondo Dopoguerra, dettando mode e ispirando innovatori in tutta Europa e, più recentemente, in America; oggi, prendiamo quello che passa il convento. Cioè la musica mainstream, per di più di sponda, sovente quando cessa di esserlo dove è stata inventata.
Tra i nuovi fenomeni post pandemia che arrivano dagli States, uno dei più interessanti riguarda il folk contemporaneo, genere nato minoritario all’alba del Novecento e poi, a partire dai 60, canone estetico di gran parte della musica popolare che ascoltiamo da quattro generazioni, da Dylan a Cohen, da Springteen agli Stones (da noi con De Gregori, Guccini, De André). Girando per il web (non sui social, dove sono quasi assenti) troviamo decine di giovani americani e nord europei che si misurano con strumenti (banjo e mandolino) e sottogeneri (bluegrass) che avevamo archiviato come folklore, rianimandoli con una scarica di energia che li riporta al presente e forse li consegnerà al futuro. In confronto a loro, trapper e popper (pop singers da karaoke), che hanno dominato la scena, anche italiana, degli ultimi anni, sono roba da vide grenier. Tralasciando folksinger come Robert Plant e Alison Krauss che fanno il sold out anche da noi, ecco comparire anche nel Vecchio continente musicisti come i Whatchouse, duo di Chapel Hill (North Carolina) che scrive bluegrass contemporaneo, facendo uscire dal folklore un genere dato per spacciato – e comunque relegato a cover di vecchi standard – fuori dal perimetro di quelli che furono gli Stati Confederati. Nel 2019, quando ancora si chiamavano Mandolin Orange, con Tides of a Teardrop hanno scalato la celebre classifica «Billboard», arrivando al n.2 nella categoria Americana/ Folk. Come altri giovani promesse della musica popolare di domani (The Petersens Family, la cantante Reina del Cid, il polistrumentista Josh Turner Guitar), sono conosciuti dalla Norvegia al Belgio, dove l’ecosistema della musica country folk è incredibilmente vasto e frequentato e accoglie questo genere musicale anche nelle edizioni locali dei format TV globali. Ecosistema presente anche nel cinema europeo, con Alabama Monroe, capolavoro del belga Felix Van Groeningen, recitato e suonato da una magnifica band (ora sciolta), The broken circle breakdown bluegrass. Chissà se qualcuno si accorgerà di questi musicisti, saggiamente equidistanti sia dal mainstream che dal folklore. Potrà dire di aver (ri)scoperto l’America.