CORAGGIOSO INTRECCIO DI NOTE DA GLASS A MERTENS
Propone una discoteca ideale della musica del XX e del XXI secolo Federico Capitoni nel suo Presente continuo. Lo fa con atteggiamento felicemente bulimico, inclusivo a 360° gradi., senza confini di genere o geografici. Popola infatti quasi 400 pagine un autentico universo di musiche appartenenti a ogni genere e civiltà, proposte in ordine rigorosamente alfabetico, a generare, in un disordine plausibilmente deliberato, stimolanti cortocircuiti, accostamenti stridenti, strane coppie (Pierre Boulez e Frank Zappa, per dirne una). Lo stesso concetto di scrittura musicale è naturalmente inteso in senso allargato, a comprendere l’improvvisazione e l’alea. L’invidiabile competenza dell’autore sulla produzione discografica non si limita peraltro ai CD e ai vinili consigliati, ma si estende a suggerire ascolti ulteriori, in una diffrazione fortemente centripeta.
In un paesaggio tanto frastagliato spiccano giudizi critici su peculiarità e singoli titoli degli autori proposti: il coraggio nella libertà dall’accademia del polacco Henryk Górecki, la musica “accogliente” dell’argentino Osvaldo Golijov, con il suo penchant per il lirismo vocale, le installazioni “totaliste” del tedesco Heiner Goebbels, teatro senza persone né personaggi in scena, in cui la «musica accade, in maniera automatica», le strategie del pianismo di Philip Glass, la sfida all’impossibile di Ferneyhough, la duplicità della figura di Eötvös, compositore e direttore, il teatro totale di Experimentum mundi di Giorgio Battistelli, Façade di William Walton su testo della poetessa Edith Sitwell, il visionario Ballet méchanique di George Antheil, la vitalità di Michael Torke, la figura del compianto contrabbassista Stefano Scodanibbio. In uno stile estremamente diretto si prendono in considerazione l’edizione “completa” della musica di Ennio Morricone approvata dallo stesso autore, inventore di un suono tutto suo, «che lo rende riconoscibilissimo», il culto del silenzio nella musica di Frederic Mompou, la fredda luce nordica che caratterizza la musica dell’estone Tõnu Kõrvits, la produzione cameristica del giapponese Toshio Hosokawa, erede di Tōru Takemitsu, l’oratorio di Bohuslav Martinů sull’epica di Gilgamesh, il concerto del compositore peruviano Jimmy López ispirato al condor andino, l’inaspettato Ecce cor meum di Paul McCartney. Senza trascurare discorsi di più ampia portata, come la discussione sulla vera natura della musica ambient, il ruolo di Wim Mertens nel minimalismo, la collocazione di Ludovico Einaudi nella ricezione del pubblico. Al tempo stesso si dedica ampio spazio a temi meno di altri all’ordine del giorno: le sorelle Lili e Nadia Boulanger, la compositrice coreana Unsuk Chin, il pianismo africano. Insomma, un intero mondo di musica contemporanea.
Federico Capitoni Presente continuo. Discografia della musica contemporanea
Mimesis, pagg. 398, € 30