CANESSO, TRENTA ANNI DI ECCELSE TROVATE
Da ragazzo sognava di diventare pilota di linea (e il physique du rôle ce l’ha ancora), ma un giorno entrò nella bottega di un antiquario e in mezzo a quell’affascinante ammucchiata di oggetti del passato capì all’istante che viaggiare nel tempo sarebbe stato più avvincente che volare nello spazio. Dopo la laurea in Economia e una formazione sul campo da Sotheby’s prima e con Piero Corsini dopo, nel 1988 si mette in proprio, scegliendo di vivere a Parigi. Qui mette su famiglia lavorando pazientemente alla costruzione del proprio futuro. Nel 1994 apre la sua prima galleria in Rue Rossini, proponendo pittura italiana dal Rinascimento al Settecento.
In trent’anni di attività passano dalle sue mani più di mille quadri e moltissimi capolavori. Uomo discreto, tra i primi cinque antiquari al mondo per la pittura italiana antica, coltiva solidi rapporti con storici dell’arte, direttori di musei e collezionisti. Nel 2004 si trasferisce nella prestigiosa Rue Lafitte al 26, organizza mostre/studio con i più accreditati specialisti della pittura antica, sempre accompagnate da cataloghi scientifici a cura di Véronique Damian e nel frattempo apre uno spazio a Lugano (2010) e una galleria a Milano, in via Borgonuovo 24 (2021).
Grazie a lui i francesi entrano per la prima volta in contatto con la pittura pauperista del misterioso Maestro della tela jeans (2010), con i paesaggi stregoneschi di Alessandro Magnasco (2015) e con le nature morte di strumenti musicali impolverati di Evaristo Baschenis (2022). È tra i pochi antiquari della sua generazione ad avere un dipinto che porta il suo nome, raffigura un Venditore di libri ed è attributo al Maestro dell’Ambulante Canesso.
Per festeggiare trent’anni di un’eccellente carriera nel mercato internazionale degli Old Master Maurizio Canesso (nato a Varese nel 1961, ma di origini veneziane) presenta due mostre di capolavori da lui trattati nel corso degli anni. A Parigi, dal 15 maggio al 28 giugno, si vedranno 14 dipinti di grandi maestri da Tanzio da Varallo a Paolo Porpora, dallo Strozzi, al Furini, fino a Élisabeth Louise Vigée Le Brun, mentre a Milano, dal 23 maggio, una selezione di sette pittori tra cui i raffinati Giovanni Paolo Lomazzo, Giuseppe Bonito e Filippo Falciatore.