MICRO RIVISTA MILITANTE, ECCELLENTE, STRAVAGANTE
MIRABILIA
»Incontro Paola Lenarduzzi con lo zainetto sempre pronto alla bisogna. Mi dice: «Ho qualcosa per te!». Sparisce e ritorna qualche minuto dopo. «Ero ad assemblare il dono». Mi consegna un plico, il nuovo numero della sua micro rivista «Segnature», «divulgata a voce e distribuita a mano» (recita il colophon): più contro di così non si può. Non apro subito, secondo indicazioni: c’è confusione e non capirei nulla. A casa, una sorpresa: il n. 25 di «Segnature» è una Prova Generale del grande Giulio Paolini. La foto in copertina apre un sipario, che, infatti, è il primo segnale testuale del numero: «Ecco: è così che un semplice gesto apre un rituale capace / di trasferirci da un mondo all’altro, di dimenticare / il “qui e ora” per avvistare un altrove, un’altra dimensione / senza pesi e misure». Poi si prosegue con un’opera tipicamente paoliniana, che merita di essere vista e rivista. Rivista, appunto: piccola e militante, eccellente e stravagante, una carta Fedrigoni Arena Smooth Extra che la rende piacevole al tatto, adatta ad essere collezionata e arriva la voglia di recuperare gli altri numeri (li trovate su segnature.eu). Lenarduzzi è grafica sobria ma di mille trovate: e infatti il dono non finisce qui. Perché nel plico ecco anche «Segnature Postali», una serie di dodici cartoline originali interpretate da altrettanti artisti e un dispositivo per la visione individuale. In pratica, una piccola cornice (unica nota negativa, forse avrei ridotto o tolto la sagomina sul lato basso, una “pinza” o un omino che guarda”) dove si infilano le cartoline. Mentre scrivo ho davanti la più grafica e colorata, di Chung Eun Mo («Untitled», 2023, ph. di Alice Fiorilli). Ma mi intrigano anche quella di Elio Grazioli («Orozco su Duchamp: ready-made, readyborn, ready-dead») e la mirabolante «Cartolina n.1» di Eugenio Alberti Schatz. Sfondo di montagne, natura e cielo. E una scritta, «Citofonare Nessuno». Ahhh...: avvisto un altrove.