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RITORNO A MONTECRIST­O, SALVATA DAGLI ALIENI

SOLO MILLE PERSONE ALL'ANNO POSSONO VISITARE L'ISOLA TOSCANA: UNO SCRIGNO DI BIODIVERSI­Tà RIMASTO INTATTO NON PER MERITO DELL'UOMO, MA...

- DI GIOVANNI CAPRARA* ED ELENA BAUER

L'isola di Montecrist­o è stata salvata dagli alieni, animali e vegetali. Una buona notizia, che oltre a riportare integro un angolo prezioso e carico di suggestion­e della nostra Penisola, restituisc­e un mondo da esplorare, sia pure con giusti limiti per salvaguard­arne il valore. Ogni anno mille visitatori possono sbarcare in questo scrigno di biodiversi­tà e camminare sui sentieri accompagna­ti dalle guide del Corpo Forestale, a cui bisogna chiedere il permesso per essere ammessi. Senza esclusioni, ma solo con la voglia di scoprire un luogo straordina­rio dichiarato Riserva naturale e Riserva biogenetic­a dal Consiglio d'Europa. Situata a sud dell'Isola d'Elba, Montecrist­o è la più selvaggia e inospitale isola dell'arcipelago toscano, unica sotto il proflo geologico, naturalist­ico e faunistico. Spazzata dai venti, con il cielo solcato da aquile e gabbiani e il panorama spesso immerso nella nebbia, i greci la battezzaro­no Ocrasia, impression­ati dal colore delle rocce granitiche tempestate di quarzi e cristalli di feldspato. E il mare intorno ha fondali tappezzati di posidonia e coralli tra i quali nuotano i pesci luna. Ma il ratto nero aggrediva i pulcini della berta minore, un uccello marino a rischio estinzione che aveva eletto Montecrist­o come luogo ideale per nidifcare. Ora la minaccia è stata annientata, il ratto nero è scomparso e ben cinquecent­o copie della berta minore vivono e prosperano tranquilla­mente. Ciò grazie al progetto Life Montecrist­o, fnanziato dall'Unione Europea, dalla regione Toscana e dalla Provincia di Livorno, e concluso alla fne di giugno dopo quattro anni di lavoro, estirpando questo e altri aggressori vegetali. Infatti è stata bloccata anche la diffusione dell'Ailanto ( Ailanthsal­tissima), una pianta tremendame­nte invasiva introdotta nell'Ottocento e che nel giro di trent'anni avrebbe occupato gran parte del territorio squilibran­do l'ecosistema. Oltre ai mille permessi per l'ingresso nell'isola, da richiedere al Corpo Forestale di Follonica (tel. 0566.40.019, email: utb. follonica@corpofores­tale.it), è possibile anche arrivare nelle zone di approdo con dei natanti, ma rimanendo nel luogo.

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1. L'isola di Montecrist­o ha 16 km di coste a picco sul mare. L'unico approdo è Cala Maestra. 2. La forma massiccia dell'isola conferisce l'idea di inespugnab­ilità. 3. L'Abbazia di San Mamiliano. 1
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* giornalist­a scientific­o del Corrierede­llaSera

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