TRENTINO SPORT
Divertirsi tra arrampicate, pesca e parapendio
Arrampicata, equitazione, parapendio. E poi trekking, mountain bike, alpinisimo e pesca sportiva. Le possibilità per scoprire e vivere il Trentino in modo attivo e sostenibile sono infinite. Assaporando il paesaggio, un’esplosione di boschi, e ascoltando suoni e silenzi di una natura custodita attraverso il rispetto della biodiversità. La regione ospita tre parchi naturali (Adamello-Brenta, Paneveggio-Pale di San Martino e parte dello Stelvio) e un insieme di aree tutelate, oggetto di attente politiche ambientali sostenute dagli abitanti.
L’area protetta più ampia del Trentino? Il Parco Naturale Adamello Brenta (620,51 chilometri quadrati), tra le più vaste delle Alpi. Regala un senso di libertà ed è uno sport sicuro il parapendio, con cui vale la pena di sorvolare le acque del lago di Molveno. Un’esperienza unica, da vivere in compagnia di Luca Donini, campione del mondo di questa disciplina, e del figlio Nicola, già detentore del titolo italiano di parapendio acrobatico e di distanza nel 2013, a soli 17 anni. Soprattutto, con il volo in tandem, una disciplina adatta a tutti, anche a chi non ha mai volato. A Molveno Donini gestisce I Fly Tandem: si sale sull’Altopiano di Pradèl con la nuova cabinovia e si prosegue in seggiovia fino alla fattoria didattica Malga Tovre, a 1.452 metri, punto di lancio prescelto. Il decollo avviene gradualmente, su un prato in leggera pendenza. Pochi passi e si è in volo, come i rapaci, sfruttando le correnti ascensionali termodinamiche. “Il vento spazza via ogni pensiero”, racconta Nicola Donini, con gli occhi che brillano. “La sensazione? Di libertà estrema: lassù si è soli, ma al centro del mondo”. Lo sguardo spazia a volo d’uccello sulla foresta di faggi e abeti e sulle celebri vette delle Dolomiti di Brenta: cima Croz dell’Altissimo, Cima Brenta (la più alta, con i suoi 3.150 metri), e, inconfondibile, il Campanil Basso, simbolo del gruppo montuoso, ambitissimo dagli scalatori. Le rive del lago di Molveno segnano il punto d’atterraggio, che avviene in maniera dolce, vicino alle acque premiate da Legambiente con cinque Vele Blu e a un lido, frequentatissimo d’estate, con una bella spiaggia di ciottoli e un prato all’inglese. Il giro del lago, da queste parti, è un classico: 12 chilometri da percorrere a piedi, di corsa e, naturalmente, in bicicletta.
L’attività fisica stuzzica l’appetito? Niente sensi di colpa: non è un peccato cedere alle tentazioni della cucina trentina. Strangolapreti (gnocchi di pane e spinaci), canederli, cacciagione, polenta con salumi e formaggi...
Sono il piatto forte del ristorante Antica Bosnia, un maso del 1425 che prende il nome dal quartiere di Molveno in cui, nell’Ottocento, soggiornarono le truppe austroungariche di origine bosniaca. Al tramonto si sale all’Agriturismo Ai Castioni, baita con vista lago dove si cena cullati dal frinire dei grilli. Sublime. Come la torta di patate, specialità della casa e piatto della tradizione a base di tubero, farina, olio e sale, al forno oppure fritto. La notte scorre tranquilla sul lungolago nelle stanze di charme dell’hotel Alle Dolomiti, elegante struttura dai dettagli curati che svelano la storica tradizione di hôtellerie della signora Pia Antonia Sartori: la sua famiglia inaugurò il primo albergo a Molveno nel 1890.
TUTTI IN SELLA
Divertente, sicura, per tutti. L’e-bike è il nuovo simbolo della vacanza attiva in Trentino. La pedalata assistita garantisce ai meno allenati la possibilità di affrontare i sentieri più impervi e di godere la bellezza del territorio senza troppa fatica. La passione per la mountain bike si è diffusa così rapidamente da spingere la regione a incentivare soluzioni di mobilità ecosostenibile, sia in città - con il progetto di e-bike sharing Trentino e.motion -, sia nelle valli. I risultati? Ottimi. Movelo, la rete di noleggi di bici elettriche e ricarica delle batterie, in Val di Non, Valsugana e Lagorai, la scorsa estate ha riscosso un incredibile successo. Ora è il momento dell’Altopiano della Paganella che, sotto l’insegna di Dolomiti Paganella Bike, sta realizzando una nuova serie di servizi e infrastrutture. Gli appassionati hanno a disposizione percorsi come il Grand
Tour Garda-Dolomiti Paganella, tracciato ad anello che congiunge l’Altopiano al lago di Garda; parchi a tema, come il Paganella Bike Park a Fai, quattro diversi circuiti per testare le proprie abilità; servizi come il noleggio e-bike di Danger Zone e il BiciBus per spostarsi da sentiero a sentiero. A solleticare la voglia di avventura dei biker è il Dolomiti di Brenta Bike, un percorso ad anello da percorrere a tappe, in più giorni, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta. Due le varianti proposte: Country, 136 chilometri per chi desidera pedalare in tranquillità tra vigne, frutteti e borghi antichi; Expert, di 171 chilometri, adatto ai ciclisti più allenati e in cerca di adrenalina. Si arriva, infatti, oltre i 2.000 metri, sfiorando vette come cima Grostè, Crozzon di Brenta e Campanil Basso. Non manca occasione per avvistare la fauna del Parco Naturale, dal capriolo all’aquila reale all’orso bruno. Il Parco Faunistico di Spormaggiore, dove si insegna la convivenza con l’imponente plantigrado e con le altre specie autoctone, ne ospita tre, in un’area selvaggia a loro dedicata di 7.000 metri quadri. E ci si imbattesse in un esemplare? Gilberto Volcan, guardiaparco nell’area Adamello-Brenta, insegna che “l’orso teme l’uomo e non lo attacca: perciò, fare rumore per avvertire gli animali della nostra presenza e farli allontanare è un’abitudine corretta”.